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Edizione provinciale di Pordenone


ECCELLENZA - la nuova scelta della SANVITESE, il ds Giuseppe Calderone

Tempi duri per tutte le squadre sotto il profilo economico e quando i soldi non ci sono più bisogna ingegnarsi e pensare a come uscire da questa situazione. Ma la soluzione è a portata di mano per tutti, investire tempo e voglia sul settore giovanile. A San Vito Al Tagliamento si vuole continuare questa tradizione di avere come fiore all’occhiello il settore giovanile. Poi da qui portarli a giocare in prima squadra, come ci spiegherà il Ds locale Calderone.

CON QUALI INTENTI E OBIETTIVI ERAVATE PARTITI IN QUESTA STAGIONE?
"Il nostro unico obiettivo è quello di mantenere la categoria valorizzando i giovani del nostro settore giovanile. A giugno abbiamo deciso di fare questa scelta per via di un budget limitato e abbiamo una media bassa che non supera i 20 anni. Ma siamo soddisfatti perché i risultati ci stanno dando ragione e poi abbiamo comunque un mister navigato come Tomei".

SU COSA SI BASA IL VOSTRO LAVORO PER IL FUTURO DELLA SOCIETA?
"Visto il momento economico difficile, anche per il futuro continueremo su questa strada intrapresa, ossia di valorizzare il nostro settore giovanile tenendo sempre sott’occhio il bilancio".

QUAL’E’ IL VOSTRO SEGRETO PER AVERE UN SETTORE GIOVANILE SEMPRE COMPETITIVO NEGLI ANNI?
"Non abbiamo segreti. Questa è sempre stata una piazza importante e poi siamo fortunati che abbiamo un bel bacino in cui pescare nel raggio di 4-5 km. Investiamo molto su tutte le categorie del settore giovanile e su allenatori e preparatori atletici al fine di portare nel giro di 3-4 anni ltri giovani in prima squadra come stiamo facendo ora". 

CHE RICORDI CONSERVA DELLA SERIE D?
"Io ho fatto due anni in Serie D e non posso non aver un bellissimo ricordo di questa esperienza. Alla fine si è dei semi professionisti, ti confronti con realtà importanti e per qui sono passate tante persone. Devo dire che stiamo comunque lavorando per ritornare in Serie D fra qualche anno con tutti i giovani".

SECONDO LEI, QUALI DEVONO ESSERE I PUNTI CARDINI DI UNA SOCIETA’ CHE VUOLE VIVERE SENZA TROPPI PATEMI?
Senza settore giovanile ormai non si va più da nessuna parte e bisogna dunque gettare le basi affinché siano anche i giovani a venire da te in una piazza importante come lo è la nostra e dove ognuno si deve sentire come in famiglia e dove la società si carica sulle spalle le esigenze di tutti".

La loro è una politica che tutti devono seguire prima o poi. I soldi li usa chi ce li ha ma non sono eterni e prima o poi finiscono. E poi? Finisce tutto. Allora cambiamo politica, si sognare anche in grande ed essere ambiziosi non è un reato ma tornando nel mondo reale cerchiamo di fare tutti un passetto avanti insieme e aiutiamoci per il nome del calcio. Non facciamolo morire.

Domenico Stoia

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  Scritto da Domenico Stoia il 20/01/2015
 

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