Una vera e propria impresa. Costruita sulle proprie qualità, sull’abilità di gestire l’emergenza (tutta la difesa assente e, dopo 23 minuti, pure senza l’unico difensore superstite, espulso) e sugli errori dell’avversario. Cosi la Manzanese sbanca Corno, vendica la sconfitta dell’andata e annuncia al campionato di poter appartenere ancora al discorso salvezza. Per la Virtus si tratta, invece, della seconda sconfitta casalinga consecutiva (terza nelle ultime quattro gare) e dell’ennesimo esame fallito sul versante della continuità. Corre il 14’ e la Manzanese stappa la gara: Nin riceve palla nel cuore dell’ area e fulmina Menegon con un rasoterra chirurgico. Al 21’ , invece, rete annullata a Gashi che incorna in solitudine nel cuore dell’area, ma la bandierina dell’assistente rimane alzata. Al 23’ Nicola Marini stende Alessandro Osso Armellino: rigore e rosso diretto. Gashi si fa però ipnotizzare da Colin. Al 27’ ci prova Motta: il destro dal limite è impreciso. Poco dopo scocca l’ora di Cussigh: la conclusione del numero sei è troppo debole per impensierire Colin. Al 43’ Alessandro Osso Armellino estrae la carta del tiro dalla distanza: il sinistro si impenna sulla traversa.

La ripresa si apre con una Virtus Corno in pieno power play hockeystico. E se, al 7’, Filippo manca una semplice correzione di testa su cross di Deblasi, un solo minuto dopo Alessandro Osso Armellino ribadisce in rete, da qualche metro, una goffa respinta di Colin. Al 23’ esce dal guscio la Manzanese: Osagiede lavora per Romanelli il quale, dai venti metri, estrae un destro che esce non lontano dal palo destro presidiato da  Menegon. E dopo un opportunità non sfruttata dal neo entrato Puto, al 26’, all’improvviso gli arancione tornano avanti con Lius della Pietà, abile a raccogliere e tramutare in oro un prezioso invito di Romanelli. La Virtus cerca di risalire  nuovamente la  corrente: Martincigh, fresco subentro di Cussigh, obbliga Colin alla parata a terra. A dare manforte avanzano anche i difensori biancazzurri: Deblasi partorisce un destro sul quale si accovaccia, senza tremori, l’estremo ospite. Ed è ancora l’esterno di casa a farsi murare dalla difesa nemica. Una volata di Bergamasco stoppata da Menegon interrompe temporaneamente l’assedio, prima che Colin spedisca in angolo un destro a giro del solito Deblasi. Gli ultimi, velleitari assalti della formazione di casa, non producono nulla di serio e la Manzanese può festeggiare. Forse non solo la vittoria, magari anche l’inizio una nuova era.

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

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