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Edizione provinciale di Udine


BASKET A2 - La Gsa "sbanca" Verona

Battuta la Tezenis dell’ex coach Frates. E’ il secondo successo esterno dei friulani, con un esaltante ultimo quarto, scandito dalle invenzioni di Allan Ray (miglior marcatore con 19 punti e 6 rimbalzi). Okoye ne fa 14 (più 8 rimbalzi)

 

 

TEZENIS – GSA   56 - 62

TEZENIS: Robinson, Boscagin 13, Frazier 19, Pini 2, DiLiegro 7, Totè 5, Brkic 2, Portannese 8, Basile. Ne: Rovatti. Allenatore: Frates

GSA : Traini 4, Okoye 14, Ray 19, Castelli 5, Cuccarolo 6, Vanuzzo 4, Truccolo, Nobile 2, Pinton 6, Ferrari 2. Ne: Diop. Allenatore: Lardo

ARBITRI: Terranova, Vita e Capurro.

Parziali:  20 – 18,  38 – 28, 48 – 45. Tiri Liberi: Tezenis 21/24, Gsa 12/14. Tre punti: Tezenis 5/21, Gsa 6/25. Rimbalzi: Tezenis 33 (Brkic 8), Gsa 31 (Okoye 8). Antisportivo a Portannese. Nessun uscito per cinque falli.  Spettatori: 3243.

VERONA - Brinda la Gsa, esulta il Settore D presente in massa (un pullman) all’ Agsm Forum: Udine mette in bacheca il quarto “trofeo” stagionale, secondo in trasferta dopo Piacenza. Alla fine la vince Ray, indisponente nei primi due quarti, ma immenso quando c è da sentenziare una Tezenis sinceramente inguardabile, una formazione che non porta certo le stimmate dell’ex Frates, coach di una Snaidero di un decennio abbondante fa e approdata (altri tempi) nell’allora Uleb Cup. Con Zacchetti sacrificato di turno, la pattuglia dei lunghi bianconeri, già abbastanza dissestata, si assottiglia ulteriormente. Dalle parte dei tabelloni si potrebbe ipotizzare una mattanza, ma l’approccio convincente della Gsa – auspice un Cuccarolo doc - frutta subito un incoraggiante mini break (11 - 7). Poi, però, Totè mette il jump del sorpasso (14 - 13). Mentre Traini spara a salve anche tiri aperti e Ray “raccatta” soltanto un misero canestro dalla spazzatura, Portannese entra e, quasi senza chiedere permesso, ne timbra quattro: 18 - 14  Tezenis.  Nel secondo quarto Lardo va con un quintetto tutto italiano (Ray rimane inchiodato in panca per 5, abbondanti minuti e, una volta sul parquet, non andrà oltre un sciagurato parziale di 1/7) e una spruzzata di zona. Si sbaglia molto, si segna pochissimo, poi Pinton si mette in proprio, rilanciando le quotazioni friulane: 26 - 24 al 15’. Entra Ferrari e la Gsa, con Castelli (terzo fallo e pochissimo altro) da “cinque”, apre al fianco alle scorribande venete: in breve la Tezenis – adesso dominante a rimbalzo: 19 a 11 - schizza a più 10 (38 – 28), punteggio con il quale si va al riposo lungo. Un doppio Ray e il primo canestro/zingarata – dopo un poker di “padelle” - di Traini, limano il disavanzo  in avvio di terza frazione (38 - 34). Gestito maluccio l’attacco del possibile 43 pari e l’aggancio a quota 46 (1/2 dalla lunetta di Castelli), Udine resta comunque nei pressi di Verona, avvinghiata al vecchio capitano Boscagin, leone pure a rimbalzo. Nell’ultimo quarto, malgrado un clamoroso errore da zero metri, Ferrari indica la via; poi, un antisportivo sanzionato a Portannese, una tripla di Okoye e una perla di Vanuzzo (utilissimo), consentono ai bianconeri di rimettere la freccia: 54 – 48 (9 - 0 il parziale) al 32’ 30”. La Tezenis è in pieno marasma, paga la totale mancanza di leadership e la serata no di alcuni elementi (opaco, a parte le 8 carambole catturate, l’altro ex del match David Brkic), ma la Gsa spreca più volte il colpo del ko. L’immenso Boscagin si carica sulle spalle i suoi, impattando sul 56 a 56 a 2’30” dalla fine. E allora salgono in cattedra i due mori: prima Okoye, poi Ray, con due triple consecutive scavano il più sei: 62 – 56 a 57” dal termine. Un fallo a metà campo di Vanuzzo (mancano 27”) è l’ultimo dubbio, prima che la Gsa possa incamerare (festeggiare ci sembra eccessivo) la seconda vittoria “on the road” della stagione. Segnando 62 punti: un dato che deve indurre a più di una riflessione.

Roberto Zanitti

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  Scritto da La Redazione il 20/11/2016
 

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