Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Pordenone


IL PERSONAGGIO - Rudj Dall'Arche, il portiere dai piedi d'oro

A tu per tu con l’estremo difensore del Pravisdomini, autore di una storica doppietta nella gara con il Flaibano. In carriera ha già messo a segno 26 reti, cinque in questa stagione

 

I gol realizzati dai portieri sono un evento piuttosto raro nel calcio, ma per Rudj Dall’Arche non sono affatto una novità. Nella sua lunga carriera tra i campi del Veneto e della Calabria, dal dicembre 2015 in Friuli con il Pravisdomini, ha già timbrato 26 centri. Indubbiamente uno score di alto livello, per uno che i gol deve prima di tutto evitarli, Lui, oltre a riuscirci benissimo, non lesina di dare una mano ai compagni anche in fase realizzativa. Certo, paragonarlo al grandissimo Rogerio Ceni, portiere brasiliano, noto in tutto il mondo per il personale record di 129 gol è irriverente, ma nel suo piccolo orticello Rudj, è in Italia tra i pochi eletti ad aver segnato, in una gara, una doppietta con il nr. 1 sulle spalle.
Cosa si prova?
“Emozione unica, difficile da descrivere. Tra l’altro in una gara pazzesca, dove è successo praticamente di tutto. In generale per me è stata una giornata inizlamente dolce per i due gol, poi amara per l’espulsione e alla fine nuovamente dolce per la vittoria della mia squadra. Il tutto in 90 minuti che ritengo resteranno impressi a lungo nella mia mente. Per un portiere segnare due gol credo sia un sogno, che rimane intrappolato nel cassetto per tutta la vita. Esserci riuscito mi trasmette un senso di gioia, sapendo che quei gol sono anche serviti alla squadra per vincere una gara importante”.
Qualcosa da raccontare ai nipotini?
“Credo di essere uno dei pochi portieri a poter raccontare una storia del genere. A distanza di 24 ore ho ancora l’adrenalina in circolo, A 34 anni, posso già raccontarlo ai miei due figli, che il papà ha compiuto una piccola impresa, magari ai nipotini racconto dell'altro”.
Ma come è nata l’idea di farle calciare la massima punizione?
“Il mister ha scelto me, dopo che nelle ultime gare avevamo fallito dagli undici metri. Lui conosceva bene le mie capacità. Normalmente si predilige mandare sul dischetto un giocatore, magari evitando che nel caso di errore, si possa mettere in pericolo la propria porta. Comunque sia contro il Flaibano ero io il deputato a prendermi questo onere. Sono stato bravo a rimanere freddo, soprattutto sul primo, dove il risultato era a noi sfavorevole”.
Due rigori calciati nello stesso angolo, sapeva già dove metterla?
“Sapete che il portiere di solito è tra i più freddi in campo e quello che ha una dose nascosta di pazzia. Lo dico sinceramente, sono andato sereno sul pallone, guardano il mio collega e decidendo all’istante. In fondo, da portiere, certi atteggiamenti del mio collega riesco a leggerli. Ho calciato di destro basso e angolato, era molto complicato pararli. Nel primo ho spiazzato il collega, nel secondo, ha intuito, ma non poteva arrivarci”.
Quest’anno è andato a segno altre tre volte, ce le racconta?
“ In campionato erano i primi due. In precedenza avevo segnato in Coppa, nella gara contro la Spal Cordovado, e sempre in Coppa contro Costalunga e Porcia, nella lotteria finale per determinare chi passava il turno”.
Ieri è stata una domenica strana per lei e la sua squadra, dove è stato espulso ci racconta cosa è successo?
“In precedenza ho definito la gara pazzesca e credo che rispecchi per intero i 90 minuti. Ci siamo trovati sotto per 1-0 dopo una decina di minuti, ma siamo riusciti subito a reagire. Ci siamo guadagnati il primo rigore con Basso, poco prima della mezz’ora. Sul 1-1 sempre Basso è stato mandato negli spogliatoi per un’entrata di gioco. A quel punto in inferiorità numerica al 36’ ci siamo presentati in area avversaria e l’arbitro ha ravvisato un fallo di mano da parte di un giocatore avversario. Altro rigore, altro gol. Ribaltata la gara, e con un uomo in meno, ci siamo abbassati per difendere il risultato. Al 10’ del secondo tempo una ripartenza ha permesso a Zambon di portarci sul 3-1 e dieci minuti dopo a Violo, di calare il poker. Da li in poi il Flaibano ha spinto a testa bassa fino al 36’ quando ha raggiunto il 4-2. In quella circostanza è successo un po’ di tutto: la mia espulsione con rosso diretto per aver protestato e impedito a loro di impossesarsi del pallone dopo la rete. Ma ero imbufalito per aver subito un fallo evidente in uscita, non segnalato dall’arbitro. Successivamente sono arrivate l’espulsione di un giocatore ospite e quella del nostro capitano Davanzo per doppio giallo. Una scarica di tensione infinita fino al liberatorio fischio finale, dove abbiamo retto con due giocatori in meno”,
Una vittoria d’altri tempi?
“Vittoria del carattere e del gruppo. Ultimamente stiamo bene e giochiamo alla pari con tutti. Ora domenica prossima sarà durissima con tre titolari fuori, ma lo spirito della squadra è altissimo”.
Un gruppo a cui dovrà offrire da bere?
"Volentieri, so che mi costerà caro, ma nella vita certe emozioni ti ripagano di tanti sacrifici".

Gianpaolo Leonardi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Print Friendly and PDF
  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 20/02/2017
 

Altri articoli dalla provincia...



SECONDA A - Il San Leonardo vola al secondo posto

Si è giocato questo weekend il ventinovesimo e penultimo turno del campionato regionale di Seconda categoria girone A. L'unico verdetto ancora da decidere è il secondo e il terzo posto, valevoli per i playof...leggi
28/04/2024
















Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,57032 secondi