BASKET A2 - Pedone: fermarsi è un obbligo
Il presidente dell’Apu Old Wild West commenta lo stop al campionato: “Decisione giusta. Peccato però, la squadra aveva preso il ritmo giusto e avrebbe potuto regalare un gran finale. Il futuro? Federazione e organi competenti diano una mano, anche ai club in situazione di precarietà. E bisogna attirare nuovi investitori…”
Che la ripartenza fosse quantomeno problematica, se non impossibile, l’avevano intuito tutti. E ora la stagione del basket e quella dell’Apu Old Wild West è storia. Una storia interrotta: terminata senza vincitori nè vinti.
Era inevitabile che finisse cosi - interviene il presidente del club, Alessandro Pedone - credo che le istituzioni del basket abbiano preso la decisione più giusta e sofferta. Perchè la crisi che attanaglia il mondo intero ci obbliga a fermarci. Peccato: avevamo allestito un roster competitivo e affiatato, che avrebbe potuto regalare tante soddisfazioni al nostro pubblico. La squadra sembrava aver trovato il ritmo giusto in vista del gran finale, ma adesso è inutile fare questi discorsi ed è corretto allinearsi a quanto deciso dalla Federazione".
Per il basket che verrà, Pedone ha già qualche idea. “Rimbocchiamoci le maniche e prepariamoci ad un futuro al momento ricco di incognite. Sarà ora compito di Federazione, Coni e istituzioni sportive assumere le giuste decisioni per garantire un futuro solido al movimento. Che significa anche attirare investitori desiderosi di continuare a fare impresa: nel basket e nello sport in generale. Serve un grande aiuto a tutte le società, anche e soprattutto a quelle con un budget inferiore al nostro o che già versavano in situazione di precarietà: per essere tutti pronti agli impegni della stagione prossima. Una stagione che mi auguro di poter disputare con tutto il cuore stretti al nostro amato pubblico, in una normalità ritrovata".