BRIAN LIGNANO - Attacco da urlo, difesa granitica
Squadra costruita in base alle indicazioni del tecnico Sandrin. Smrtnik e Paliaga promettono gol, Cudicio, De March e Turrin sanno come evitare di subirli. Zeno Roma: “La squadra è micidiale in attacco e solida dietro? Lo dirà il campo, la rosa è molto competitiva. Speriamo di ricominciare presto e di rivedere i tifosi sugli spalti”
La campagna rafforzamenti in casa Brian Lignano entra nel vivo ed arrivano le ufficialità, i cui contatti erano stati già anticipati.
Ad oggi le nuove maglie sono state approntate per l’estremo difensore del ’97 Alessandro Turrin proveniente dalla Manzanese ma con esperienze vissute recentemente all’Atalanta, Francavilla, Imolese, Reggina e Forlì. Un bagaglio molto importante per il portiere nato a San Vito al Tagliamento. Per la difesa sono arrivati l’89 Alberto De March dal Portomansuè, con passati al Sandonà e Luparense; Devid Cudicio, un ’93 anch’egli dalla Manzanese ed ex Cjarlins, Tamai, Virtus Corno e Ufm, Dalla capitale della sedia scendono anche il 2002 Emanuele Dimroci e il coetaneo Stefano Santosuosso.
Nella zona nevralgica del campo sono giunti a Precenicco il 2000 Mattia Alessio dal Rive Flaibano e il 2001 Alessio Di Lenardo dal San Giovanni Trieste, la scorsa stagione in prestito al San Luigi ed allenato da mister Sandrin. Due i “punteros”, dal Chions il ’94 sloveno Ziga Smrtnik con trascorsi al Tamai, Cjarlins e Kras dopo il suo arrivo in Italia, e il triestino David Paliaga (1997) dal Trieste Calcio.
Ancora due centrocampisti e poi, per il presidente Zeno Roma, la squadra è pronta per puntare più in alto possibile nel prossimo campionato di Eccellenza: “La nostra ricerca su questa tipologia di giocatori è stata mirata sulla base delle indicazioni fornite dal mister Sandrin il quale, come noi, è soddisfatto della campagna acquisti. Forti dietro e micidiali in attacco? Questo lo dirà il campo, i nomi sono importanti e credo la rosa sia molto competitiva. Mancano ancora un paio di centrocampisti e poi siamo pronti a ricominciare. I ragazzi, fermi da mesi, scalpitano e anche a noi dirigenti ed appassionati manca il calcio e non vorremmo perdere questa bella abitudine. Speriamo anche di poter riveder il pubblico sugli spalti, senza sarebbe una noia”.
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