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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE B - Musiolik tuona, il Pordenone muove la classifica

Termina 1-1 la sfida tra i neroverdi di Tesser e il Lecce, passato per primo in vantaggio grazie a Coda

PORDENONE-LECCE 1-1
Gol: 14’ Coda, 20’ Musiolik

PORDENONE (4-3-1-2): Perisan; Magnino, Vogliacco, Barison, Falasco; Misuraca (71’ Rossetti), Calò, Scavone (65’ Ciurria); Zammarini (88’ Stefani); Butic (88’ Morra), Musiolik. Allenatore: Attilio Tesser

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Adjapong (63’ Paganini), Lucioni, Pisacane, Zhuta; Nikolov (63’ Henderson), Hjulmand, Bjorkengren; Mancosu; Coda, Stepinski (63’ Rodriguez). Allenatore: Eugenio Corini

ARBITRO: Davide Massa di Imperia – Assistenti: Luca Mondin se. Treviso - Oreste Muto sez. Torre Annunziata – Quarto uomo: Luca Massimi sez. Termoli

NOTE - Ammoniti: 6’ Scavone, 17’ Falasco, 34’ Hjulmand, 54’ Nikolov, 58’ Misuraca, 84’ Henderson, 84’ Vogliacco. Calci d’angolo: 5-3. Recupero: 1t. 0' – 2t. 4’+1’.

Finisce in parità tra Lecce e Pordenone al termine di una partita bella ed equilibrata. In vantaggio gli ospiti al 14’ del primo tempo, i salentini vengono raggiunti al 20’ grazie al tap-in vincente di Musiolik. Pordenone che domina il finale di tempo, ma nella ripresa accusa un calo di energie. Il palo degli ospiti a 7' dalla fine fa il paio con il salvataggio sulla linea nei minuti di recupero dei padroni di casa. Pari e patta e posta equamente spartita.
Subito molto attiva la squadra di Corini, che segna al 6’ con Coda, un attimo dopo il fischio del signor Massa che sanziona il  blocco illegale di Hjulmand su Butic.
Bisogna aspettare il 10’ per il primo tentativo dei padroni di casa, Calò la mette in area per Musiolik, puntuale l’intervento della difesa schierata del Lecce. Ma sono gli ospiti a passare in vantaggio, al minuto 14’ con Coda, raccoglie un corto disimpegno di testa di Vogliacco, supera come birilli di una gimkana l’assai statica difesa dei ramarri e fredda l’incolpevole Perisan.
Grande costruzione dal basso di Zammarini che serve verticalmente Butic che gira intorno a Lucioni, calcia in porta, Gabriel si produce in un ottimo intervento ma non trattiene, e Musiolik con la coscia sinistra riesce a rimettere la gara in parità quando sul cronometro scocca il minuto numero venti. Ad un passo dal 2-1 il Pordenone un solo minuto  dopo, Falasco la mette nel cuore dell’area per la sponda di Musiolik per Butic che calcia forte col mancino da ottima posizione, ma non inquadra il bersaglio. La rete del pareggio manda fuori giri il Lecce, che concede campo alla squadra di Tesser che cresce con il passare dei minuti. Alla mezzora in evidenza Zammarini, ci prova da dentro l’area, il diagonale finisce a lato.
Gioca bene il Pordenone, ottima la regia di Calò, aumenta la spinta di Falasco e Zammarini si cala perfettamente nel ruolo di trequartista. Chiude in attacco la prima frazione il Pordenone, un primo tempo giocato su buoni ritmi e pochissime interruzioni, non viene concesso recupero, allora allo scadere dei primi 45’, squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-1.

Al rientro dall’intervallo non cambiano gli undici di partenza Tesser e Corini, anche se a bordo campo intensifica il riscaldamento Ciurria. Protesta degli ospiti al 52’ per un contrasto in area tra Scavone e Zhuta, Massa è ben piazzato e indica di proseguire. Al 65’ arriva il momento di Ciurria che rileva Scavone già ammonito, subito dopo che Corini manda in campo Paganini per Adjapong, Henderson per Nikolov e Rodriguez per Stepinski, poi è anche la volta di Rossetti che al 71’ rileva Misuraca. Fase di gioco piuttosto spezzettata della gara, tre calci d’angolo per il Pordenone nel giro di pochi minuti, ma latinano le vere emozioni.
Al 76’ proteste casalinghe per un presunto tocco di mano in area di Lucioni, Massa è vicino all’azione e mima che il braccio è attaccato al corpo, facendo capire che non c’è fallo e che si può continuare. Vicino al vantaggio il Lecce quando mancano sette minuti alla fine, Coda serve sulla corsa Henderson che pennella per Mancosu che colpisce di testa a botta sicura e la palla si stampa sul palo. Brivido per i padroni di casa che accusano un filo di stanchezza, ma danno fondo alle residue energie sfiorando il colpaccio con Morra, bravo ad approfittare di un’uscita bucata di Gabriel, con Pisacane che si immola e salva sulla linea a portiere battuto.

Antonino De Blasi

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  Scritto da Antonino De Blasi il 30/01/2021
 

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