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Edizione provinciale di Pordenone


FONTANAFREDDA - Muranella: la chiave del successo sono i sani princìpi

Il presidente rossonero celebra la vittoria del campionato e si prepara alla finale di Coppa: "Grande cavalcata da completare perchè non è ancora finita qui. Saremo contenti al di là di come andrà"


Il Fontanafredda si prepara a concludere la stagione, augurandosi di aggiungere la proverbiale ciliegina sulla torta dopo la vittoria del campionato di Promozione girone A, nella finale di coppa Italia contro la Forum Julii, rivale proprio nella lotta promozione in campionato. Il presidente Luca Muranella si prepara al big match, conscio che in ogni caso questa stagione sarà da ricordare: "Una grande cavalcata da completare perchè non è ancora finita. Non possiamo tirarci indietro, completiamo l'opera e poi andremo in vacanza. Saremo comunque tanto contenti al di là di come andrà in Coppa".

RITORNO AL TOGNON - "Arrivare con questa concomitanza a giocarci il campionato in casa nostra è stato bellissimo in un duello divertentissimo con Casarsa e Forum Julii. Siamo partiti per far questo, era il nostro obiettivo di inizio anno".

PROGRAMMAZIONE - "Tornare in Eccellenza dopo due anni, con lo stesso allenatore della retrocessione, penso sia il più chiaro esempio di cosa significa questa parola. Rispettiamo le regole, non possiamo dimenticare la storia: siamo tornati in Promozione accettando il risultato del campo, in un girone ai tempi del Covid, fatto da dieci squadre con la decisione di qualcuno che ha preferito fare due gironi con quattro retrocessioni. Qualcosa difficile da digerire. Ci siamo presi un impegno da uomini per ricominciare a testa bassa, per recuperare quanto perso in quell'anno rocambolesco e sfruttando a dovere il settore giovanile, che è una risorsa. Vogliamo far bene, dare dignità a tutte le nostre 18 formazioni e far crescere dei giocatori in ottica futura. La Sacilese in difficoltà ed il Pordenone che è tristemente scomparso, ci ha sicuramente aiutato in questo. Penso che al compimento di tanti obiettivo possiamo anche dirci bravi".

SACILESE - "Credo che ci sia una filosofia di fondo diversa per quanto riguarda le due realtà. Io guardo in casa mia, ho visto da esterno quanto successo a Sacile e penso che abbiano fatto una grande cavalcata per tornare in Promozione grazie al lavoro del presidente che c'era e delle sue risorse investite. Penso, però, che arrivati alla costruzione del tetto di una metaforica casa, non avevano delle fondamenta solide per il futuro e per quando la vecchia società avrebbe lasciato spazio ad altri. Quanto fatto a Fontanafredda, sin dal principio del mio insediamento, è stato costruire dal basso per poi portare quello che serve sopra. La ciliegina sulla torta è quanto fatto quest'anno, ma ci siamo rimboccati le maniche per costruire le fondamenta. Nella provincia di Pordenone, avendo perso il faro professionistico, è importante che tutti alzino il livello soprattutto sui giovani altrimenti il movimento nel nostro territorio non andrà da nessuna parte. Udine porta calcio professionistico ad alti livelli, a Trieste è ripartita la Triestina e ci sono altre squadre importanti, mentre a Pordenone non c'è più nulla a livello professionistico. Dobbiamo per forza far in modo che la nostra zona ritorni ad essere centrale, la riforma non ci aiuta o forse, al contrario, potrà darci nuove opportunità".

PUNTO DI FORZA - "I princìpi che contraddistinguono gli uomini che hanno guidato la prima squadra quindi Campaner ed il suo staff in primis, oltre agli uomini all'interno dello spogliatoio che hanno condiviso la volontà di fare un passo dopo l'altro. Non ci dimentichiamo che siamo andati a Casarsa con uno svantaggio importante e stavamo perdendo la partita. La squadra ha invece reagito, vincendo la partita e facendo partire una cavalcata importante. Ci sono giocatori bravi, in gamba, che hanno forti princìpi di gruppo. Casarsa ci ha dato una forte volontà, c'è stato un click della squadra per far capire quanto era forte questo gruppo e che potenzialità di far bene aveva. Il segreto è stato il gruppo squadra che ha seguito quanto impartito dallo staff".

DEDICA - "Al gruppo dirigenziale quindi i sei consiglieri ora diventati nove, che sette anni fa si sono rimboccati le maniche, prendendo una situazione difficile ed ora hanno riportato il Fontanafredda ad onorare la storia calcistica attraverso i sani princìpi dello sport. Per fare sport non bisogna avere tanti soldi, ma idee, costanza e valori giusti. Credo di aver dimostrato io insieme a tutto il consiglio, che queste volontà sono state rispettate e ci hanno portato dove siamo. L'anno prossimo faremo 100 anni e stiamo lanciando come prima società dilettantistica della regione, un crowdfunding per sostenere la socialità, lo sport e l'inclusione. Usciremo con la brochure e vogliamo essere questo, quelli che cercano idee, le portano avanti e le sviluppano bene".

Foto: Andrea Nicodemo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 30/04/2024
 

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