PORDENONE - Tris veronese. Ramarri artigliati senza reagire
Netta vittoria dei clivensi contro la rimaneggiata squadra di Tesser. Una fiammata veneta alla mezzora del primo tempo da il “la” al successo. Sabato seconda trasferta consecutiva a Monza
Gol: 29′ pt Ciciretti, 32′ Garritano; 23′ st Obi
CHIEVOVERONA (4-4-2): Semper; Mogos, Vaisanen, Rigione, Renzetti; Ciciretti (21′ st Canotto), Palmiero (31′ st Bertagnoli), Obi, Garritano (40′ st Di Gaudio); Margiotta (40′ st Zuelli), De Luca (21′ st Fabbro). A disp.: Seculin, Bragantini, Leverbe, Giaccherini, Pavlev, Djordjevic, Cotali. All. Aglietti.
PORDENONE (4-3-1-2): Perisan; Berra, Vogliacco, Camporese, Chrzanowski; Zammarini (14′ st Mallamo), Misuraca, Scavone (30′ st Rossetti); Biondi (14′ st Magnino); Ciurria (35′ st Banse), Morra. A disp.: Bindi, Passador, Stefani, Secli. All. Tesser.
ARBITRO: Pezzuto di Lecce. Assistenti Lombardi di Brescia e Di Gioia di Modena. Quarto ufficiale Serra di Torino.
NOTE: ammoniti Scavone, De Luca, Berra e Rigione. Angoli 4-7. Recupero: pt 1′; st 3′. 150esima presenza con la maglia del Pordenone per il centrocampista Gianvito Misuraca.
VERONA - Ritmi bassi, poche occasioni e risultato netto a favore del Chievo Verona. Finisce 3-0 per i padroni di casa la gara del “Bentegodi”, con tre marcatori diversi al cospetto di un Pordenone leggero, evanescente in avanti e timido anche nel palleggio. Tesser torna in panchina dopo le due gare di squalifica e lo fa nella serata più difficile, dovendo fare a meno di diversi titolari per squalifica e acciacchi. Difficile tenere testa al Chievo, che pur attraversando un momento opaco, rappresenta una formazione infarcita di individualità e un complesso omogeneo. Per il tecnico pordenonese, che ha dovuto rinunciare a Barison, Bassoli, Falasco, Pasa, Calò, Musiolik scelte obbligate con Biondi rispolverato trequartista avanzando CIurria accanto a Morra. A centrocampo, Misuraca spalleggiato da Scavone e Zammarini, giostrano la manovra.
La prima palla gol è friulana con una ripartenza di Zammarini su azione d’angolo avversaria si invola verso la porta serva lateralmente Biondi che spreca calciando debolmente tra le braccia di Semper. La gara si sblocca al 29’: Ciciretti sui 25 metri si aggiusta la palla calcia di sinistro e con la complicità di Perisan gonfia la rete. Strana ed ingannevole la traiettoria della palla sulla quale l’estremo del Pordenone si muove in ritardo. Il minimo svantaggio dura poco, perché il Chievo al 32’ riparte con furia con Mogos che serve a centro area Garritano liberissimo di depositare alle spalle di Persian. Gara in cassaforte per la squadra di Aglietti. Nella ripresa il Pordenone prova a scuotersi e ha la palla per accorciare le distanze, ma Morra defilato trova Semper a dire di no. Il Pordenone prova a giocare, il Chievo si difende con ordine e trova anche il terzo gol. Azione in area neroverde con la sfera che dopo alcuni rimpalli termina sui piedi di Obi, appostato nell’area piccola che batte facilmente a rete. Game over. La gara si spegne nonostante i cambi effettuati da Tesser, ma la sensazione di impotenza si spegne soltanto al fischio finale, quando diventa certezza. Un Pordenone con poche idee e troppo lento per impensierire i veneti, con riferimenti offensivi troppo deboli. Morra fatica ad entrare nei meccanismi, dialoga poco con Ciurria e anche negli appoggi più semplici non riesce ad essere preciso. Sabato altra trasferta a Monza, in casa dell’ex Diaw.
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