IL LUTTO - E' mancato Murador: dal Friuli alla serie A
Nato a Torviscosa, lanciato da Sangiorgina e Udinese, ha giocato col Bologna nella massima serie per poi mettere radici a Trapani. Settantaduenne, si è spento a causa di un brutto male
Se n'è andato Gianfranco Murador, uno dei tanti ragazzi del Friuli capaci di farsi largo nel calcio che conta. E uno dei pochi a giocare anche in serie A. Succedeva più spesso un tempo, ma questa è un'altra storia. Gianfranco Murador era nato a Torviscosa e subito dimostrò di avere qualità importanti: Sangiorgina, Udinese, poi Bologna in A con il grande Manlio Scopigno: esordì in rossoblù nella massima serie contro il Cagliari. Centrocampista di qualità e quantità ("sette polmoni" si diceva), era dotato di un sinistro al fulmicotone. Dal Bologna passò al Tevere Roma, e in seguito alla Viterbese. Al Trapani indossò per due memorabili stagioni la maglia granata, e a Trapani conobbe il grande amore, Maria, talché rimase nella città siciliana che ieri, con affetto, lo ha salutato per l'ultima volta. Due figli, Deborah e Fabio, Gianfranco è mancato all'età di 72 anni a causa di un brutto male. Ha lasciato un segno in ogni realtà in cui ha giocato e, in seguito, allenato: dopo il Trapani, Sangiovannese, Termoli, Mazara (promozione in D conquistata alla Favorita di Palermo grazie a un suo gol nello spareggio con il Canicattì). Giocò l'ultima partita in Prima categoria a Monreale con il Dattilo lui cinquantenne insieme al figlio diciottenne.
Ha allenato Paceco, Mazara, Gibellina, Custonaci, Fulgatore, Dattilo, Buseto e Noir Trapani. In tanti l'hanno salutato e pianto: è stato una persona mite, altruista, gentile, di poche parole, disponibile e anche scherzosa.
La redazione di Friuligol è vicina ai cari e agli amici di Gianfranco in quest'ora di tristezza e dolore.
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