SAN DANIELE - Di Giorgio: quest'anno vincere è l'unica cosa che conta
Il massimo dirigente biancorosso non fa giri di parole: "Vogliamo riportare questa squadra in palcoscenici più appropriati, anche perchè sarebbe un ottimo traino per migliorare il settore giovanile"
Dopo quasi un decennio da calciatore biancorosso, Guido Di Giorgio è da un anno al comando del suo San Daniele, che quest'anno punta alla Prima Categoria. Nel corso dell'evento tenutosi per la presentazione della rosa, il presidente ha spiegato cosa l'ha portato a ricoprire a questa importante carica e gli obiettivi per la prossima stagione: "Ho una grande passione e tanta voglia di rimettermi in gioco dopo aver appeso le classiche scarpette al chiodo. Volevo restare nel mondo del calcio ed ho trovato una squadra sia a livello dirigenziale che sportivo, con grandi garanzie di successo, quindi era quasi un atto dovuto per me".
TOPPAZZINI - "È un amico, una persona con la quale condivido tante idee calcistiche ed oltre a lui c'è stata anche la partecipazione di altri consiglieri che sono amici e fanno parte della vita societaria. È una dirigenza molto attiva sia per la prima squadra che per il settore giovanile".
SECONDA SQUADRA - "Sia la prima che la seconda squadra sono entrambe nel mio cuore perchè la passione calcistica è la stessa, l'importante è che sia calcio. Sicuramente riportare la prima squadra in Prima Categoria è il mio sogno".
SALTO DI CATEGORIA - "È l'obiettivo della mia presidenza, perchè vogliamo un movimento calcistico che ricopra il settore giovanile e la prima squadra che dev'essere una calamita per il vivaio. Tornando a livelli appropriati, si potrà trainare un movimento giovanile importante che cerchiamo di ricostruire".
GIOCO - "Voglio solo un San Daniele vincente, nient'altro. L'importante non è partecipare, ma vincere, almeno per quest'anno".
RIPARTENZA - "Sono ottimista, penso che questa stagione ci farà tornare nella normalità e tutto andrà al proprio posto".
COMPAGNO DI SQUADRA IN SOCIETÀ - "Nell'attuale dirigenza siamo in due ad aver fatto parte della Sandanielese. Scegliere un altro compagno di squadra dell'epoca per un ingresso in società non è affatto semplice, ho giocato con tante persone e dovrei allargare il Consiglio Direttivo a venti o trenta persone".
PRESIDENTE DEL PASSATO - "Sono legato a Umberto Toppazzini e Mario Biasutti, senza dimenticare Gianfranco Fantinel che continuo a chiamare presidente, anzi ultimamente lo chiamo collega".
NUOVO IMPIANTO - "Sono legato alle radici ed alle tradizioni. Sicuramente lo "Zanussi" sotto la mia presidenza rimarrà il campo di riferimento".
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