Una vita passata tra le fila del Villa Santina , ora l'occasione di allenare l'Ampezzo Calcio, squadra giovane e sbarazzina che fa giocare con un divertente 4-3-3. Stiamo parlando di mister Sandro Clapiz che ha collezionato sulla panchina biancorossa tre pareggi in Coppa Carnia ed è contento di poter far crescere dei futuri talenti: "Abbiamo quattordici giocatori dal 2001 al 2003 ed un paio del '98. Siamo tutti giovani, con poca esperienza, ma con tanta voglia di fare. Con un lavoro di due-tre anni può venir fuori una squadra di tutto rispetto".

COPPA - "È stato bello riprendere, ma tra mille difficoltà con tutti i protocolli del caso. Bisogna adeguarsi pian piano. Abbiamo collezionato tre pareggi, finendo il girone da ultimi ma i segnali sono positivi. Giochiamo bene, con un 4-3-3 molto offensivo. Contro il Cavazzo, infatti, ho dovuto usare il 4-1-4-1 per cercare di contenere gli avversari".

GIOVANI DI PROSPETTIVA - "Ne abbiamo due o tre che spiccano. Nomino Samuele Di Lenardo che è davvero molto forte, potrebbe giocare tranquillamente a Tolmezzo, e Blanzan, un 2003 figlio d'arte di Stefano, la punta del Tolmezzo. Fa il centrocampista ma ultimamente l'ho utilizzato centrale difensivo, perchè è molto intelligente e si è saputo adattare da subito talmente bene, da risultare il migliore in campo. È alto un metro e novantacinque, è bravissimo di testa ma anche con i piedi, davvero interessante. Oltre ad essere un ottimo giocatore, è anche un ragazzo d'oro, di un'educazione unica. Per una partita gli ho anche affidato la fascia di capitano e in occasione di quella abbiamo subìto gol dal suo uomo, su calcio d'angolo, che aveva palesemente commesso un fallo che non è stato ravvisato. Dopo la partita mi ha telefonato per scusarsi ed onorare meglio la fascia in futuro. Questo la dice lunga su che ragazzo esemplare sia, tra l'altro può migliorare tantissimo perchè non ha neanche 18 anni".                           

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