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Edizione provinciale di Udine


IL LIBRO - Motivazioni e coraggio, la ricetta di Firmani

Autobiografico, ma non autoreferenziale: “Imparare ad imparare” è l’opera che racconta la vita professionale e non del manager udinese, capace di attraversare le più disparate esperienze lavorative. E che nel 2003 declinò l’offerta di ricoprire il ruolo di Direttore Generale della Snaidero basket…

Imparare ad imparare: pare una filastrocca, quasi un refuso. E invece (oltre ad essere una delle chiavi strategiche proposte dall’ Unione Europea ad inizio secolo, allo scopo di evitare il precoce invecchiamento professionale della popolazione al cospetto del progresso, sia tecnologico che sociale) è “soltanto” il titolo del libro - vergato durante il lockdown e le altre limitazioni pandemiche - che Marino Firmani, brillante e multiforme manager udinese di 61 anni, ha voluto proporre ad amici ed estimatori: da felice definizione del professor Flavio Pressacco, un’ “Autobiografia didattica”. Il racconto di un’esistenza ancora da riempire, ma con un “già vissuto” importante, carico di esperienze e significati. La vita di un  ragazzo appartenente alla buona borghesia udinese, cresciuto negli anni del boom economico, con l’innata vocazione dell’organizzatore e la spiccata tendenza a coltivare relazioni umane. Capisaldi di un percorso di successo e soddisfazioni, di un uomo al quale non è mai mancato (anzi!) il coraggio di cambiare. Appassionatissimo di tutti gli sport, tifoso del Milan e di Gianni Rivera, ma stregato dal basket - praticato senza particolare successo da ragazzino - Firmani non si autocelebra (non è nel suo Dna caratteriale) ma divulga messaggi. Senza la presunzione di spargere dogmi. Forte anche del percorso effettuato a fianco di quei capitani d’industria (Rino Snaidero, Antonino e Valerio Potocco) che ne hanno valorizzato le capacità, apprezzandone l’impegno e l’ingegno. Un centinaio di pagine che si leggono rapidamente, che possono - senza averne comunque la pretesa – insegnare: generando, magari, pure qualche personale rammarico. Per qualcosa che noi stessi avremmo potuto realizzare e non abbiamo saputo (osato?) affrontare. Come Marino, d’altronde: nel 2003, infatti, dopo essersi “autotorturato” a lungo, l’attuale Project Manager dei villaggi vacanze “Bella Italia Efa Village” di Lignano Sabbiadoro e Piani di Luzza decise di rinunciare alla carica di Direttore Generale della Snaidero Basket. Per un obbiettivo non ancora raggiunto (mai dire mai…), comunque, ce ne sono altri cento portati brillantemente al traguardo. A questo punto abbiamo spoilerato sin troppo: non rimane, perciò, che divorare la pubblicazione, edita da Aviani & Aviani. (r.z.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 11/09/2021
 

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