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Edizione provinciale di Udine


AIA UD - Progetto "scambiamoci" Udine - Taranto

Cinque arbitri della sezione udinese hanno diretto gare juniores e allievi regionali pugliesi nel week-end 16-17 marzo. Esperienze positive per tutto il gruppo

Si è svolta questo week-end la prima parte del progetto “scambiamoci” che ha coinvolto e coinvolgerà 5 arbitri provinciali della sezione di Udine e della sezione di Taranto. Un progetto condiviso dai presidenti sezionali Cristian De Franco (Udine) e Christian Greco (Taranto) che nasce con l’intento di far vivere, ai giovani arbitri selezionati delle due sezioni, un’esperienza da “nazionali”.

La prima parte, conclusasi domenica 17 marzo, ha visto recarsi in terra ionica 5 giovani arbitri della sezione di Udine con un’età compresa tra i 17 e i 19 anni. I ragazzi udinesi hanno avuto la possibilità di arbitrare una partita dei campionati di juniores regionali e allievi regionali locali. Un’esperienza che arricchisce il bagaglio arbitrale dei ragazzi e che farà lo stesso con gli ancor più giovani arbitri, con un’età compresa tra i 15 e i 18 anni, che si recheranno a Udine dalla “città dei due mari” tra il 19 e il 21 aprile.

Il progetto entra nel vivo il 15 marzo quando gli arbitri udinesi atterrano a Brindisi verso le 12 dopo essere partiti da Ronchi e aver fatto scalo a Milano; da qui inizia l’esperienza dei ragazzi e dirigenti friulani in terra ionica. Un ricco programma attende i ragazzi, che nel pomeriggio si recano nella sede della sezione di Taranto per la prima delle due riunioni tecniche e formative che li attendono. Subito dopo la riunione inizia la seduta di allenamento specifico allo stadio “E. Iacovone” a cui segue una cena dove i ragazzi condividono le loro esperienze creando un clima di amicizia e serenità.

Il giorno successivo è giornata di gare con 4 ragazzi udinesi impegnati nel primo pomeriggio di gare a Mottola, Massafra, Talsano e Ginosa tutte di juniores regionali. Ma prima la visita dell'affascinante città vecchia dove mito e storia si uniscono colpendo molto gli arbitri e i dirigenti udinesi. Concluse le gare, si svolge un incontro istituzionale con i massimo dirigenti calcistici pugliesi con tanto di premiazione dei ragazzi arrivati da Udine e con l’annuncio dei 5 ragazzi che da Taranto si sarebbero recati ad Udine dal 19 al 21 aprile.

Prima di partire nel pomeriggio di domenica, in mattinata c’è spazio anche per l’ultima gara da dirigere sul campo di Sava dove va in scena un bel match di allievi regionali. La partenza dall'aeroporto di Brindisi lascia un po’ di malinconia ma anche una maggiore consapevolezza nei ragazzi che hanno saputo ambientarsi in un contesto a loro non familiare e lo hanno fatto con impegno e dedizione.

Tirando le somme di questa prima parte del progetto"scambiamoci", i ragazzi e i dirigenti udinesi, come anche i tarantini, escono pienamente soddisfatti dall’esperienza che porta loro una maturazione come persone e come arbitri e uno sprono in più per poter arrivare un giorno a calcare terreni nazionali ed a creare nuove amicizie con nuovi colleghi da tutta Italia.

I 5 ragazzi udinesi i cui nomi sono: Balzano Davide, Blanchin Fabio, Micoli Pietro, Poiana Andrea e Tomat Luca, esprimono le loro riflessioni e le loro idee ripensando all’esperienza vissuta.

Davide Balzano: «Arbitrare in un contesto nuovo e diverso mi ha incuriosito e stimolato. La sezione di Taranto ci ha riservato un’accoglienza calorosa e si è dimostrata sempre disponibile. Ho appreso molto in questi giorni e mi porto dietro questa esperienza con l’auspicio di poter crescere sia come arbitro sia come persona».

Fabio Blanchin: «È stata un’esperienza bella e formativa che mi aiuterà per le partite future e che mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco in una realtà diversa a quella a cui sono abituato».

Pietro Micoli: «Ho vissuto tre giorni di grandi emozioni e spensieratezza ma anche di duro lavoro e concentrazione, è stata un’esperienza indimenticabile che porterò sempre con me».

Andrea Poiana: «Un’esperienza da provare almeno una volta nella vita, perché ti fa vivere il calcio come lo vivono in altre parti d’Italia».

Luca Tomat: «Un’avventura straordinaria, che auguro di provare a tutti. Dirigere una gara in un contesto diverso è stato molto utile e costruttivo, per il mio percorso di crescita personale e arbitrale». 

Ora la seconda parte del progetto entrerà nel vivo ad aprile con la consapevolezza di aver pensato e realizzato un'idea che porta e porterà i ragazzi a conoscere contesti diversi e saperli interpretare al meglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 21/03/2024
 

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