CARNICO - Er "core" giallorosso; Mario CHIEMENTIN
Leggendo il titolo si potrebbe pensare, per chi non lo conosce, che Mario Chiementin sia un tifoso della “Maggica”. Invece per giallorosso intendiamo il Cedarchis, squadra che fino all’anno scorso può vantare nella sua bacheca ben 10 scudetti conquistati in 20 anni!. Questa sembra un’ annata storta quella che sta attraversando e per questo, dopo l’esonero del mister Paolo Di Lena, la società ha chiamato per la panca lui, Mario Chiementin, profondo conoscitore dell’ambiente giallorosso per essere stato dirigente, presidente e già allenatore della squadra. Ora il suo compito è di riportare la squadra il più in alto possibile, facendole ricordare chi è il Ceda e già nell’ultimo turno finito con la goleada alla Folgore si è rivisto il vero spirito.
COME E’ AVVENUTO IL CONTATTO E COSA TI HA FATTO DECIDERE PER IL SI?
“Alla fine io sono sempre stato vicino alla società in quanto ero dirigente della squadra e poi per sei anni ho anche ricoperto il ruolo di Presidente. Quando la società mi ha proposto di subentrare come allenatore, ho accettato più che altro per l’amicizia che mi lega alla società più che per altro ”.
CHE SQUADRA HAI TROVATO AL TUO ARRIVO?
“Ho trovato una squadra in uno stato un po’ confusionale. C’erano diverse defezioni e per l’allenatore precedente comunque il compito non è stato dei più semplici perché non poteva contare mai sulla squadra al completo. Io ho portato le mie idee, poi comunque ho trovato grande disponibilità da parte di tutta la rosa e a sistemarli in campo ”
SU COSA HAI PUNTATO MAGGIORMENTE PER RISOLLEVARE IL MORALE DELLA SQUADRA?
“Mi sono concentrato soprattutto sulla tattica, svolgendo un grande lavoro e sul modo di stare in campo. Poi ho anche fatto un lavoro sulla condizione fisica perché secondo me non era adeguata e non si reggeva i 90 minuti”.
PRIMA DI TORNARE SULLA PANCHINA DEL CEDARCHIS, QUALI SONO STATE LE TUE ESPERIENZE?
“Ho cominciato allenando i Juniores del Real, poi tutta la trafila dirigenziale l’ho svolta nel Cedarchis, ricoprendo le cariche di dirigente e presidente e facendo anche l’allenatore nel 1999 quando abbiamo fatto l’accoppiata Coppa Carnia – Supercoppa”.
COSA CI PUOI DIRE SUI GIOVANI, TEMA SEMPRE D’ATTUALITA’?
“Purtroppo nel Cedarchis alleno pochi giovani. Sarebbe sempre bello averne a disposizione ma nel campionato Carnico vedo che non c’è ne sono tanti. Il problema si risolverebbe creando il settore giovanile con dei preparatori adeguati. Io spero che con il nuovo corso di allenatore che si è svolto l’anno scorso e in cui ho visto parecchi ex giocatori del Carnico diventare allenatori, spero che loro diano un buon contributo. Fare il corso è una buona opportunità per portare nuove idee”.
VIOLA - RIGOLATO 3- 0 sospesa al 80'
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