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Edizione provinciale di Udine


PRIMA B - Cum: Busato è un grande

Il presidente della Tarcentina racconta il "colpo di fulmine" con il tecnico, che ha condotto i canarini a conquistare la vetta della classifica. Attenzione alla Reanese e per migliorare "bisogna diventare più cinici in zona gol"

Una bella favola e un ‘colpo di fulmine’, sportivamente parlando, tutto da raccontare. La Tarcentina di mister Rino Busato si ritrova, dopo 11 giornate, al comando della Prima categoria B e il presidente gialloblu Emanuele Cum non esita a tessere le lodi del suo allenatore: “Oltre ai meriti dei giocatori, c’è tanto di suo in questo cammino - spiega il massimo dirgente -. Non soltanto è tatticamente preparato, ma è capace di far gruppo e ascoltare, facendosi volere bene dai calciatori e anche… dal club. È la persona giusta per noi”.

E pensare che la vostra collaborazione è nata per caso…
“È così. Busato era a Tarcento per un torneo estivo, lo scorso giugno. Ci hanno presentati e mi ha ‘conquistato’ subito, parlandoci per mezzora e bevendo assieme un paio di birre. Era una domenica: tre giorni dopo avevamo trovato l’accordo. Un vero colpo di fortuna”. 

Presidente, siete attesi dal match interno contro la Reanese. Guai a sottovalutare l’avversario, che è penultimo ma viene da una pirotecnica vittoria contro il Bearzi. È d’accordo?
“Sarebbe un peccato mortale prendere sottogamba la gara! La Reanese ha battuto il Bearzi, formazione che due settimane fa ci aveva fatto sudare le proverbiali sette camicie, e quindi ci aspettiamo una partita molto difficile. Ma noi in casa abbiamo raccolto tre vittorie e un pari, confidiamo di sfruttare il fattore campo”.

Tra l’altro, sarete senza Stampetta. Un’assenza di un certo peso…
“Andrea si è rotto il metatarso del piede destro: oltre all’apporto tecnico, è una figura carismatica, punto di riferimento in spogliatoio. Non a caso, è anche il capitano e quindi la sua defezione è pesante. Confidiamo di riaverlo a disposizione per l’ultima giornata di andata, quando saremo opposti alla Reanese. Per il resto, stiamo recuperando gli infortunati: Ruben Cadò, reduce da problemi ai legamenti, e Matteo Pividori, che confidiamo di riavere a disposizione per la partita contro il Rive d’Arcano, stanno lavorando sodo per rientrare in perfetta forma”.

La classifica, in alto, vede molte formazioni in pochi punti. Quanto è importante non ‘concedersi’ passi falsi?
“È fondamentale! La graduatoria resterà corta fino alle ultime giornate: la lotta in testa è aspra e ci sono almeno sei squadre che si contenderanno la vittoria finale sino in fondo. Noi contiamo di essere tra queste, quindi gli ‘inciampi’ sono da evitare”. 

E intanto, la crescita dei vostri giovani prosegue.
“Ci sono cinque atleti del nostro vivaio, nati fra il 1996 e il 1999, che si stanno guadagnando un buono spazio. Si tratta di Matteo Fabbro, Thomas Fabbro, Kevin Cusimano, Alessandro Mugani e Nicholas Alberi. Il mister sta facendo un grande lavoro con loro, così come i senatori della squadra, che si prodigano in consigli e anche qualche rimprovero costruttivo, quando serve. Credo sia una bella soddisfazione per Tarcento vedere i suoi giovani recitare da protagonisti”.

A proposito, uno degli intenti suo e dei dirigenti era quello di riportare la gente al campo. Obiettivo raggiunto, finora?
“I risultati aiutano molto in questo senso. Nei primi mesi della stagione, i riscontri sono stati ottimi: il pubblico è quasi raddoppiato, anche se in una tribuna grande come la nostra, con una capienza di 1.000 posti, il cambiamento può balzare meno all’occhio. Siamo molto soddisfatti di come si stanno muovendo le cose”.

La Tarcentina è prima in classifica e in serie positiva da 9 giornate. Ma, volendo essere incontentabili, dove può ancora migliorare la squadra?
“Su un aspetto possiamo far meglio: si tratta del cinismo. Siamo una squadra che vuole giocare a calcio e ci riesce, con la manovra che parte già dalla difesa. Però, per buttare un pallone in fondo al sacco ci vogliono cinque palle gol! Non è certo un ‘rimprovero’ agli attaccanti, perché le occasioni capitano anche a calciatori di altri reparti. Ecco, volendo trovare un difetto alla Tarcentina è proprio che concretizza poco. Dobbiamo crescere da questo punto di vista!”.

Se troveranno anche la cattiveria sottoporta auspicata da Cum, i gialloblu saranno per tutti un osso ancor più duro. A Tarcento ci sperano, e non ne fanno mistero.

Luciano PATAT

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

In attesa dell'applicazione ITALIAGOL - FRIULIGOL è disponibile il nostro servizio dedicato all'inserimento del risultato finale e dei propri marcatori.Istruzioni su come interagire con la nostra redazione


 

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  Scritto da La Redazione il 27/11/2015
 

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