Rabbia Porpetto. Perché un episodio, dallo svolgimento incomprensibile, ha rischiato di mandare ko i giallorossi, che ospitavano un Terzo scintillante e temibile, specie nel primo tempo. L'episodio dubbio ha mandato su tutte le furie il direttore sportivo di casa, Max Vecchiato, che racconta: "Mai visto qualcosa del genere in vent'anni da giocatore e cinque trascorsi come dirigente. Perdavamo 2-1, quando, in piena area di rigore, un nostro attaccante è stato preso in pieno dal portiere avversario. Si trattava di un penalty solare, netto. L'arbitro, infatti, ci ha concesso in un primo momento la massima punizione, che Moretti, presentatosi sul dischetto, stava per battere. Al che, repentinamente, il direttore di gara ha cambiato idea, fischiando una palla a due fuori area. Stava per succedere il finimondo, a fine gara anche quelli del Terzo hanno sportivamente sostenuto di non aver capito il motivo di tale decisione. Per fortuna che proprio allo scadere il nostro Pierino Quarel, entrato alcuni minuti prima, con il suo piede benedetto ha calciato una punizione al fulmicotone, segnando la rete del 2-2. Però, quell'episodio del rigore trasformato in palla a due mi ha lasciato l'amaro in bocca: già in qualche altra circostanza siamo stati penalizzati, il sottoscritto però cerca sempre di capire, di aiutare gli arbitri. Stavolta, invece, ciò mi riesce difficile. Siamo ultimi, non vorrei che qualcuno ci voglia vedere in Seconda".
Vecchiato infine segnala: "Il Terzo è un'ottima squadra, noi soffriamo i primi tempi, partiamo sempre lenti, siamo una specie di diesel che fatica a carburare. La ripresa ci ha visto trasformati come era successo anche con il Mladost: si tratta di un segnale incoraggiante, ma è altrettanto vero che non possiamo permetterci di regalare i primi tempi e di dover sempre rincorrere nel punteggio l'avversaria di turno".

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