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Edizione provinciale di Udine


SECONDA B - L'ufo Namio, il Pagnacco, i rigori e le legnate...

Intervista all'attaccante granata, sceso in categoria dall'Eccellenza per contribuire all'assalto alla promozione


Era tra i giocatori più attesi, Mario Namio. Una specie di ufo, in Seconda categoria: il veloce attaccante l'anno precedente militava infatti in Eccellenza, nel Flaibano, e in passato non era mai sceso sotto la Promozione. Ad assicurarselo è stato l'ambizioso Pagnacco
Namio, come si sta in Seconda?
"Il calcio è sempre calcio a prescindere dalla categoria. La cosa che mi ha colpito è l'assenza dei guardalinee; ancora adesso istintivamente mi viene da cercare in certe situazioni con lo sguardo se la bandierina è alzata o meno. Mi ci abituerò. Per il resto, devo dire che i difensori non fanno complimenti: ho preso tante legnate come non mi era mai capitato prima. Anche certe spigolosità fanno parte del gioco, ma non ci dimentichiamo che il lunedì bisogna andare a lavorare...".
Quali argomenti ha usato con lei il Pagnacco?
"Li ho amici che giocavano, mi hanno corteggiato, ho conosciuto il presidente, l'allenatore e i dirigenti, mi hanno spiegato il progetto, senza contare che mi sono avvicinato ancora di più a casa. Mi piacciono le sfide, questa è diversa da quelle che avevo affrontato in precedenza e ho deciso di affrontarla. Non sono per nulla pentito, anzi".
Che realtà ha trovato indossando la casacca granata?
"Il mio è stato un approccio umile e non invadente. Con gli altri ragazzi della squadra ho legato bene. La società è strutturata, non ci manca davvero niente e questo mi responsabilizza perché il mister, lo staff e i dirigenti meritano di veder ripagato con i risultati il loro impegno. Puntiamo in alto".
Domenica avete pareggiato con la Majanese: lei ha sbagliato un rigore e segnato il gol del pareggio...
"E' il secondo penalty consecutivo che non trasformo: mai accaduta una cosa del genere in precedenza e ormai ho trentun anni. E' stato bravo il portiere della Majanese ha intuire la direzione del mio tiro... Mi farò perdonare! La gara di domenica è stata piuttosto stregata, abbiamo costruito diverse opportunità da gol, non siamo stati abbastanza lucidi e freddi per sfruttarle. Non meritavamo assolutamente di perdere e forse neppure di ottenere solamente un pareggio: ho segnato su azione da calcio d'angolo, approfittando di un'incertezza difensiva commessa dalla formazione ospite. Peccato aver lasciato per strada due punti così, tanto più che giocavamo in casa".
De Sabata è un allenatore esigente, vero?
"E' un allenatore di vaglia. Abbiamo svolto una preparazione dura, con carichi di lavoro importanti che solo ora cominciamo a smaltire. Da questa settimana passeremo ai tre allenamenti, ciò dovrebbe renderci più brillanti con quel che ne consegue. Addottiamo un 4-3-2-1 secondo me assai promettente: sto disimpegnandomi da trequartista dietro la punta Masotti, è un ruolo che non ho mai ricoperto, ma che mi piace moltissimo".
In definitiva questo Pagnacco può puntare al bersaglio grosso?
"Assolutamente sì, ma per riuscirci dovremo dare il massimo. E lo daremo".

Alessandro Maganza


 

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  Scritto da La Redazione il 20/09/2016
 

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