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Edizione provinciale di Udine


IL CASO - Ecco cosa c'è all'interno di Peter Kalin

Un amico speleologo ha esplorato le gambe del centrocampista della Gemonese e, percorrendole fino alla punta dei piedi, ha potuto constatare la presenza di un micidiale e perfetto meccanismo in grado di calciare il pallone con incredibile precisione e geometrica potenza

Lo speleologo, vecchio amico di famiglia, era un po' perplesso: mai gli era stato chiesto di calarsi all'interno delle gambe di un calciatore, per esplorarle, arrivare fino alla punta dei piedi e ritornare di qua. Ma, infine, accettò, vuoi per farci un piacere e pure per una qualche forma di curiosità professionale. Peter Kalin dormicchiava e così il "nostro", di soppiatto, si introdusse attraverso il fianco indifeso all'interno della gamba destra del centrocampista, classe 1982, della Gemonese. E scoprì che lì dentro c'era un complicato meccanismo dotato di microprocessori e fibre ottiche che si diramavano in più direzioni, verso l'alto probabilmente arrivando al cervello che doveva comandare la potentissima arma calcistica. E, verso il basso, scorrendo fino all'interno del piedone, dotato di dita foderate di una speciale lega sconosciuta sul pianeta Terra. Questo complesso strumento consente a Peter Kalin di colpire il pallone e di imprimere forza e direzione calcolate alla perfezione tenendo conto di diverse variabili come la distanza dalla porta avversaria, il vento, le condizioni di umidità atmosferica, e via elencando.
Completata l'esplorazione di gamba e piede destri, lo speleologo ha percorso anche gli arti inferiori sinistri constatando che essi sono dotati del medesimo marchingegno: ecco spiegato come mai il calciatore domenica, in quel di Fontanafredda, abbia segnato due gol strepitosi, il primo di destro, su punizione scoccata dalla zona sinistra del campo, non lontano dalla bandierina del calcio d'angolo, e il secondo con il piede mancino, che con il cuoio in movimento faceva esplodere il proiettile arrotondato da posizione centrale, spedendolo con dolcezza e micidiale precisione sotto l'incrocio dei pali.
In entrambe le situazioni il povero Onnivello poteva solo seguire con lo sguardo il pallone sorvolarlo e finire nella rete, mentre giocatori di entrambe le squadre si mettevano le mani nei capelli per lo stupore di tanta meraviglia.
Ora è tutto finalmente chiaro. Se e quando Peter, trascorsi nella massima serie slovena e in coppa Uefa con il suo Primorje, dovesse azionare l'arma segreta che abbiamo scoperto, nessun portiere e nessuna difesa potranno impedirgli di andare in gol. Si tratta, indubbiamente, di un bel vantaggio. 

Alessandro Maganza


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 14/02/2017
 

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