PRIMA B - Il commiato di Davì: "Caro Teor, ti voglio salvo"
Avvicendamento concordato sulla panchina giallorossa, con la squadra affidata a Fabiano Cudin. Il tecnico uscente: "Mi sento profondamente giallorosso e ho vissuto quattro stagioni bellissime"
Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo questa lettera aperta di Paolo Davì, fino a ieri tecnico del Teor. Davì è stato sostituito a cinque giornate dalla fine della stagione regolare da Fabiano Cudin, già tesserato quest'anno dal club giallorosso, ma nelle vesti di giocatore; e, infatti, l'attaccante-allenatore ha disputato due-tre gare di campionato.
Davì non solo comprende la scelta compiuta dalla società, ma sostanzialmente l'ha condivisa e concertata, sull'onda emotiva della brutta sconfitta accusata domenica con la Torreanese. I dirigenti giallorossi e il tecnico hanno rilevato la necessità di utilizzare l'arma del cambio di allenatore nel tentativo di superare l'impasse e spingere la squadra a dare il meglio del suo potenziale in questo mese e mezzo decisivo per l'esito dell'intera stagione. (a.m.)
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"Purtroppo il viaggio con il Teor per me è giunto al termine: con grande amarezza non sono riuscito a chiudere la quarta stagione in questa meravigliosa società. Il viaggio è stato bellissimo, denso di grandi soddisfazioni a partire dal primo anno in cui la squadra è riuscita in una grande impresa, conquistando il secondo posto in classifica, vincendo i play-off e approdando in Promozione, un sogno diventato realtà frutto di grande lavoro e dedizione da parte dei giocatori ed un premio meritato per la società. Poi abbiamo vissuto l'esperienza in una categoria un pò più grande per noi e lo scorso anno siamo ripartiti, con un'operazione di rifondazione della squadra, sempre animati dallo stesso spirito e dalla stessa voglia: l'esito è stato positivo, visto che abbiamo riconquistato i play-off, fermandosi in semifinale; il rovescio della medaglia è stato rappresentato dalla perdita per infortunio di giocatori importanti.
Per affrontare la nuova annata la squadra è stata nuovamente ricostruita e la società ha certato di mettermi di nuovo a disposizione una rosa competitiva, con la quale ritengo che avrei dovuto fare di più, avrei dovuto fare meglio; purtroppo non sono riuscito a creare ed a far capire alla squadra lo spirito che contraddistingue i nostri colori, ho detto nostri perchè dentro di me sono profondamente giallo e rosso.
Concludo ringraziando il Teor Calcio per questi anni fantastici, dove ho ritrovato valori che credevo ormai persi; ringrazio il presidente Amerigo Lunardelli, i dirigenti, i collaboratori. Mi sono sempre sentito apprezzato, appoggiato e sostenuto nel mio "lavoro" di allenatore. Infine e di cuore auguro alla squadra di ritrovare, insieme al nuovo mister, una ventata di grinta e determinazione da spianare nelle ultime 5 partite: si può fare, si deve fare! Forza Teor!
Paolo Davì
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