COPPA D - Un Tamai fotocopia riceve il Cjarlins alla Calligaro
Domani il derby regionale in una gara secca che promette scintille. Saccon ripropone l'undici anti-Chions, il grande ex De Agostini proverà un nuovo mix tra senatori e fuoriquota
Tamai - Cjarlins Muzane, ecco la quarta sfida. Una specie di bella visto che tra campionato e Coppa nella passata stagione si è registrata una vittoria delle Furie Rosse (in Coppa), un pareggio e un successo degli arancioceleste in campionato.
Ma sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, il momento è adesso, c'è un'avventura di coppa Italia da proseguire, preparando con un'altra partita vera l'esordio in campionato del 16 settembre.
Il mister tamaiota Luca Saccon è andato a vedere la sfida di Coppa in anticipo tra Belluno e Trento, occasione per conoscere due rivali con cui presto o tardi bisognerà battersi. L'hanno spuntata i gialloblù ospiti, ma soltando ai calci di rigore. Saccon in merito è telegrafico: "Ho visto un buon primo tempo, poi i ritmi sono calati. Comunque, è presto per dare giudizi, se non che anche il Belluno ha dimostrato d'esserci".
Saccon e la sfida col Cjarlins Muzane: "La settimana è filata via tranquilla, proporrò la stessa formazione con cui ho affrontato il Chions avendo sempre fuori due-tre elementi, in particolare Furlan e Presello. Cercheremo di dare il massimo, la squadra ha una settimana in più di preparazione nelle gambe, vedremo se saremo cresciuti anche a livello di testa".
Sull'altro fronte quella di domani sarà una partita speciale per Stefano De Agostini, che sfiderà il "suo" Tamai: l'altro ex sarà Luka Spetic.
Il Cjarlins Muzane è alle prese con la probabile assenza del febbricitante portiere Scordino; ma il veterano Calligaro è pronto, talché cambierà qualcosa anche a centrocampo dove sarà indispensabile schierare un fuoriquota in più privandosi di un senatore tra Spetic, Tonizzo e Duravia. L'occasione sarà utile, quindi, per provare il Cjarlins alla Calligaro.
Il resto è tutto da scrivere: la sfida tra Maccan e il tandem Politti - Parpinel, la battaglia sulle corsie esterne tra i giovani e i satanassi, i movimenti e gli affondo del tridente Kabine-Smrtnik-Bussi, le invenzioni di Giglio, la verve di Alcantara e gli inserimenti e le cannonate dei centrocampisti ospiti.