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Edizione provinciale di Pordenone


PRIMA A - Una fucilata di Carnelos manda al tappeto l'Aviano

Il Diana domina il primo tempo, ma si mangia parecchi gol, in particolare con Ibraimi. E nella ripresa gli ospiti crescono, andando vicini al pareggio. Perché a San Vito di Fagagna "si viene a soffrire"



DIANA – CALCIO AVIANO 1-0
Gol: 10’ pt Matteo Carnelos.

DIANA Polotto 6.5 D’Antoni 6.5 (Casanova sv), Bertolissio 6.5, Rebustini 7, Marti 7, Pontoni 7, Varutti 7, Busolini 7, Carnelos 7.5 Ibraimi 5.5, Daouda 6 (Eletto 6.5) . All. David Trangoni.

CALCIO AVIANO Mognol 6, Cester 6, Masaro 6.5 (Lucic 6), Bastianel 6 (Pes 6), Bigaran 5.5, Vit 5.5, Alietti 6 (Canella 6.5), Della Valentina 6.5, Miccoli 6 (Chiarandia sv), Rover 6, Querin 5.5. All. Steve Agostinetto.

Arbitro Yasser Garraoui  sez. di Pordenone 7.

Note: giornata variabile, terreno in ottime condizioni, temperatura ideale per giocare a calcio. Ammoniti: D’Antoni, Busolini e Carnelos (D); Bigaran, Vit e Canella (A). Angoli 2-3 per gli ospiti; recupero 1’ + 4’ .

SAN VITO DI FAGAGNA. Il Diana poteva “stracciare”  il molle Aviano, non l’ha fatto ed è proprio qui che  vanno ricercate le cause di un pacchetto offensivo  ancora troppo debole, impacciato e impreciso. Il ds di  casa, Romano Lauzzana, aveva  messo in guardia chi scrive già nei minuti precedenti la partita con un eloquente: “Qui a San Vito si viene a soffrire”. E non posso dargli torto dopo aver visto questi primi 90’ del Diana in questo campionato che almeno in questo avvio si  presenta particolarmente contratto ed equilibrato. Certo sia biancocelesti (oggi in divisa rossa con risvolti bianchi) e gialloneri avianesi hanno notevoli margini di miglioramento, ci mancherebbe, però adesso nella ipotetica  scala delle bravure sono ancora ai primi pioli. Primo tempo “sbranato” dai padroni di casa del condottiero Trangoni e se al termine di esso il risultato fosse stato di 3-0 nessuno avrebbe gridato allo scandalo; invece un po’ di rabbia nei tifosi l’ha destata Ibraimi capace di mandare in fumo ben tre palle gol servitegli in un piatto d’argento. Nulla di tragico, ben s’intende, una giornata no può capitare a tutti, l’importante non perseverare. Buon per  la matricola di Agostinetto che ha cercato di contenere e fronteggiare anche con una certa disinvoltura l’impeto agonistico, questo sì diabolico, degli undici protetti dalla dea della caccia. E crediamo  ci sia voluto una bella intercessione dell’antica divinità a far si che capitan Carnelos, indovinasse con un imperiale calcio di punizione dai 22 metri l’incrocio dei pali con una fucilata dritta quanto precisa a scansare di centimetri il quintetto in barriera e insaccarsi in alto a fil di  primo palo. Sbloccato il risultato al 10’ il Diana prendeva in mano le operazioni e fioccavano a tamburo battente le occasioni da rete. Questo per tutti i primi 45’, tanto da lasciare  disoccupato Polotto. Annotiamo in cronaca al 15’ un arcuato lancio di Varutti per Carnelos la cui sventola è respinta d’istinto da Mognol. Ancora il centravanti all’opera 2’ dopo con un filtrante per Marti anticipato prima della conclusione dall’uscita kamikaze del portiere giallo nero. Ancora Diana all’arrembaggio: Varutti pennella a centro area per  Daouda  che sparacchia incredibilmente sopra la traversa. Primo e unico tiro verso la porta di Polotto ad opera di Rover al 23’. Poi a seguire lo show di opportunità terribilmente sciupate che passano attraverso i piedi di Ibraimi, la più clamorosa alla mezzora quando, su azione d’angolo, si crea una mischia in area e dove l’attaccante da sottomisura manda a lato. Un’altra a tamburo battente quando Daouda lo smarca a centro area ma la sua conclusione è scorbutica e finisce lontano dallo specchio della porta. Ancora una palla gol alle ortiche da parte di Daouda  al 40’, mentre una bordata dell’avanzato Marti sibila la traversa al 45’.
Ripresa con inversioni di ruoli, l’Aviano entra con maggior vigore e i primi 20’ sono a suo favore ma senza efficaci finalizzazioni. Osserviamo Della Valentina padroneggiare a centrocampo lanciando ripetutamente palloni su Querin poco fortunato nelle conclusioni. Poi si mettono in evidenza Rover con un tris di piazzati che creano una certa apprensione nella retroguardia biancoceleste che esce comunque sempre a testa alta con un Marti superlativo. L’entrata di D’Antona nelle fila giallonere da maggior brio all’attacco ospite a un passo dal pareggio nell’assedio finale. In conclusione, ottimi i tre punti per il Diana che fanno classifica e morale, per l’Aviano c’è ancora parecchio da migliorare, ma la strada, ci pare,  sia quella giusta. 

©Testo e foto di Dino Temil in esclusiva per www.friuligol.it



 

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  Scritto da La Redazione il 21/10/2018
 

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