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CALCIO & CRISI - Parte seconda - In risposta al Presidente Montina

Riceviamo e pubblichiamo in risposta a quanto scritto dal Presidente del Torre

Buongiorno Franco sono un appassionato di calcio di Tolmezzo e seguo sempre con molto piacere sia la tua trasmissione alla radio che il tuo sito , che devo dire essere molto ben curato e con ottimi approfondimenti.Mi permetto di scriverti e di intervenire riguardo la lettera del presidente Montina. Non me ne voglia ma il suo intervento mi ricorda sotto certi aspetti la storia della volpe e l' uva: forse Montina non conosce alcune realtà dilettantistiche che da decenni stipendiano anche profumatamente i propri giocatori e che comunque continuano ad essere delle società sane e solide anche negli anni. Il quadro dipinto dal sig. Montina non rappresenta secondo me l' attualità del calcio dilettanti o forse , generalizzando ,finisce per decriverne solo una fetta. Non metto in dubbio, ci mancherebbe, che ci siano molti dirigenti che con sacrificio e impegno dedicano le proprie energie per cercare di mandare avanti la baracca ma è da ipocriti non ammettere che l' altro lato della medaglia è costituito da parecchie strutture organizzate anche nei minimi dettagli che possono permettersi certi tipi di gestione economica. Faccio una provocazione: se il presidente Montina avesse la possibilità di investire per magari puntare a categorie più alte non lo farebbe? O forse per non meglio precisate  questioni di etica e principio rimarrebbe fedele " al panino e alla birra" ? 

Cordiali saluti
Gino C. dalla Carnia 

CALCIO & CRISI - Lettera di  E.Montina Presidente del TORRE TC
Riceviamo e pubblichiamo lo scritto del Presidente Emiliano Montina pervenuto in redazione (Giovedì 5 dicembre)

Ciao Franco, è da un po’ che non scrivo più… mah di fronte a certe situazioni non ce la faccio proprio a restare zitto. Quello che sta accedendo nel mondo del calcio dilettanti penso sia veramente una situazione paradossale e assurda, direi anche moralmente vergognosa. E’ possibile che nonostante una crisi pressante e veramente pesante ci sia ancora in giro gente che “butta” i soldi per pagare giocatori e allenatori con cifre che non stanno ne in cielo ne in terra? Per l’amor del cielo, non ho prove certe, ma nomi e giocatori che si spostano di squadra o scendono di due o tre categorie fanno pensare veramente che nonostante tutto l’indecenza non abbia limite. Da diversi anni combatto per tirare avanti una società rispettando le regole, insegnando ai calciatori che ci si può divertire anche con poco, che il denaro per dare calci al pallone può essere un’arma a doppio taglio. Ma vedo ogni giorno che tanti miei colleghi e dirigenti, pur di raggiungere il successo, sono pronti a tutto. Lo dice uno che quando ha iniziato questa attività, o forse è meglio dire quando è stato preso da questa passione, pensava che fosse giusto investire sul calciatore e che ci potrebbe essere crescita solo pagando; provavo anche invidia nel vedere le tante società della zona che spendevano e spandevano. Soldi, cene, gite, anche auto regalate ai calciatori cose mai viste… e poi? E poi uno alla volta si sono fatti del male, società morte, storie di decenni e gloriose cancellate. Dopo un paio d’anni, mi sono fermato ed ho iniziato a ragionare, mi sono detto: si può andare avanti così? Potrebbe mai il Torre fare certe cose? No non può!!! Non lo deve fare. Il Torre deve rispondere alla propria storia, il Torre vuol dire sudore, vuol dire orgoglio di appartenenza, vuol dire fatica e sofferenza, vuol dire gruppo e passione! Questo è il Torre da cinquanta anni ad oggi…. E questo è quello di cui sono fiero! E lo sono ogni volta che vedo i miei calciatori scendere in campo senza paura e senza timore fieri della maglia che vestono. Ed è questo il vero motivo per cui merita essere dirigente o presidente. Lo dico ancora una volta, essere dirigenti vuol dire prima di tutto rispettare le regole, insegnare ai propri ragazzi a rispettarle, rispettare la storia della propria società, e soprattutto avere un comportamento etico. Etica che in alcune società non vedo minimamente, anche se so benissimo che i dirigenti e i presidenti ci mettono tanta passione… ma la passione non deve acciecare! Il calcio alle volte è una brutta bestia, è come il gioco d’azzardo… dove è facile esagerare ma è anche facile perdere tutto in poco tempo! Chiudo con un appello a voi giornalisti: Parlate di più delle società serie, anche se piccole! Raccontate a tutti cosa vuol dire fare calcio con passione… siamo in tanti e meritiamo maggior visibilità soprattutto per il bene di questo bellissimo sport!

Con affetto il Pres del Torre
Montina Emiliano

 
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  Scritto da La Redazione il 11/12/2013
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