Dato mille volte per spacciato, il Sevegliano non molla. Lo testimonia il pareggio imposto, nell'ultimo turno della Promozione, al San Giovanni: i rossoneri, è vero, sono afflitti dal mal da trasferta, ma sulla carta avrebbero dovuto fare un solo boccone della giovane squadra di Orlando... La musica sul campo, però, è stata diversa. Il ds Luigino Sabot è quasi commosso ed è sicuramente orgoglioso di come sta comportandosi la squadra: "Ho detto al tecnico e ai ragazzi che se continueranno a lottare e a impegnarsi così fino alla fine del campionato, loro non retrocederanno, non almeno sotto il profilo morale. Stanno anzi disputando un campionato sopra le attese. Ci è venuto un groppo alla gola a fine partita, per via del gol che non è arrivato: vincendo la gara non avremmo rubato niente e si saremmo avvicinati molto al Sant'Andrea, penultimo in graduatoria".
Dice di più, Sabot: "Sono loro, il tecnico e i giocatori, che ci trascinano, che ci danno la forza di andare avanti. Se non ci salveremo, la colpa sarà nostra, per non aver potuto fare di più per irrobustire la rosa. Fin qui abbiamo ottenuto pochi punti, ma ci siamo sempre ben difesi: l'unica sconfitta veramente pesante è stata il 6-0 rimediato con la capolista San Luigi, ma è anche vero che l'abbiamo affrontata in piena emergenza e imbottiti di fuori quota. In quel match ci hanno surclassato".
Non è possibile sottovalutare l'impegno e la dedizione di Alessandro Orlando: "Quando si è nella nostra posizione di classifica i dirigenti si interrogano, cercano soluzioni, e quella classica è cambiare allenatore anche a prescindere, per dare un segnale alla squadra, per produrre reazioni. Nel nostro caso, cambiare tecnico sarebbe stato insensato, tanta è la stima nei confronti di Alex e i suoi meriti. L'ambiente è tranquillo, c'è armonia, eppure tutto sarebbe anche potuto crollare da un momento all'altro".
Non si aspetta novità a breve, il ds, neanche sulla vicenda del famoso sms arbitrale: "Siamo stati interrogati, magari se ne saprà di più tra qualche mese, ma non penso ci saranno sviluppi".
Il futuro del Sevegliano è in bilico?, chiediamo a Luigino Sabot. Lui risponde: "Abbiamo cominciato a interrogarci su come andare avanti. La verità è che servono novità, servono forze fresche e aria nuova dopo tutti questi decenni: sarà questa la sfida dei prossimi mesi".  

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