LUMIGNACCO - Gardellini:"Siamo ancora in corsa e vogliamo correre"
L'undici di Gianluca Birtig, gioca una gara delicata a Tolmezzo, per rincorrere il sogno promozione, ma soprattutto per difendere il secondo posto
Il direttore sportivo Moreno Gardellini chiama il Lumignacco al grande passo. Nelle due domeniche che mancano alla conclusione del campionato, sono sufficenti quattro punti, o forse meno se il Cjarlins e il Torviscosa non dovessero centrare il successo contro Ism e Flaibano, per avvicinare il traguardo storico del secondo posto. Senza scordare, ma qui e’ veramente complicatissimo, che l’undici di Gianluca Birtig è l’unico a poter ancora insidiare la capolista Cordenons. Per rendere tutto possibile però c’e’ da scalvacare l’ostacolo Tolmezzo, avversario ostico, alla ricerca di punti fondamentali per sottrarsi alla lotteria dei play-out, “Sono fiducioso – esordisce Gardellini - ho visto i ragazzi concentrati e in buona salute. Abbiamo sudato e faticato per arrivare fino qui, ora ci mancano ancora due sforzi per scrivere la storia e cercheremo di farlo con tutte le nostre forze, Siamo consci delle difficoltà e rispettiamo i nostri avversari ma abbiamo fame”.
Pensate ancora al primo posto?
“Finchè la matematica non ci condanna è giusto crederci, anche se le possibilità sono ridotte al lumicino”.
L'obiettivo quindi idventa il secondo posto e per farlo dovete difendervi dal Cjalrlins e dal Torviscosa due squadre che continuano a correre…..
“ Il Cjarlins viaggia a livelli stratosferici, stanno bene, lo dicono i numeri e lo dice la rincorsa che sono riusciti a fare. In questo momento credo siano la squadra che sta meglio di tutti insieme alla Manzanese. Il Torviscosa non molla, e' una squadra tosta che a inizio stagione l’avevo candidata per essere tra le protagoniste. La classifica al momento ci premia, faremo il possibile per mantenere quello che abbiamo conquistato finora. Veniamo alla vittoria sull’Ism, che al di là del risultato è stata utilissima, ma sofferta. Ma in questo frangente di campionato è per tutti difficile. Stiamo bene sotto il profilo fisico e sono alcune gare che ci esprimiamo su dei buoni standard di gioco e con i giusti equilibri.”.
Cosa è cambiato con l’arrivo di Birtig?
“ Si è detto e scritto molto su questa nostra decisione, tante cose giuste e altre sbagliate: Parto dal presupposto che non è stata una scelta facile, ma proprio per questo è stata presa con raziocinio e attente riflessioni.Cortiula non lo discuto io, come allenatore, anzi lo dobbiamo ringraziare per aver portato la squadra a fare 66 punti in due mezze stagioni, ma il cambiamento si è reso opportuno. La squadra era spremuta all’osso e soffriva mentalmente e questo ci ha indotto a maturare il cambio”.
Cosa ne pensa della ingarbugliata vicenda dei play-out, con le squadre probabilmnte costrette ad un lunga sosta prima di tornare in campo?
“ Guardi francamente è un a vicenda molto complicata, dico solo che valutando per tempo la possibilità della retrocessione di più squadre regionali dalla serie D, sarebbe stato il caso di intervenire con delle soluzioni preventive. La stessa cosa vale per i play-off, che si disputano in gran parte delle regioni italiane, e noi o chi arriva secondo, dovrà rimanere fermo due settimane prima di tornare in campo per gli spareggi nazionali, in attesa che le altre regioni concludano l’appendice di campionato. E' chiaro che nel caso del Friuli che dovrà affrontare la compagine della Lombardia, partiamo svantaggiati, non solo per la forza di queste squadre, ma anche per un perido di inattività che è sempre complicato da gestire. Francamente i play-off li avrei visti bene anche da noi, magari studiando una forbice più larga tra seconda e quinta o con altri meccanismi. Mi sarebbe piaciuto che la Federazione avesse ascoltato anche il parere delle società, perche' il confonto porta sempre dei beneifici”.
Quindi voi, nel caso di secondo posto, tornereste in campo il 15 Maggio?
“ Si, la gara di andata è il 15 Maggio mentre il ritorno è il 22. Poi eventialmente si salterebbe al 5 e 12 Giugno per la finale. Sempre comunque meno giorni rispetto alle squadre che dovessero andare ai play-out, ma comunque rimane la difficoltà di gestire questo periodo soprattutto a livello mentale”.
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