La fortezza Cercivento è caduta. Mica facile, perché i biancorossi di Francesco Moser sono tradizionalmente un osso duro specie sul campo amico. Tuttavia l'Ancora è riuscita a passare, capitalizzando l'autogol in cui nella ripresa sono incappati i padroni di casa. Il resto appartiene alle abitudini della squadra di Giancarlo Peirano, che però di settimana in settimana sta imparando a sprecare di meno in fase conclusiva: e i risultati si vedono, e pure la classifica (secondo posto a una sola lunghezza dall'Ampezzo) ne gode. 
Peirano è soddisfatto per tali sviluppi, ma soprattutto per un gruppo che sta diventando sempre più affiatato: "Ah, la nostra squadretta sta provando a diventare grandicella. Non ne sono sorpreso, riponevo grande fiducia in questi ragazzi; nessuno qui si illude che sarà facile continuare così, ma il clima è quello giusto, il resto cercheremo di conquistarcelo di partita in partita. Ah, la mia squadretta... non è una squadretta. E, poi, cerchiamo sempre di giocare, di proporci".
A Cercivento, in verità, meno del solito: "Il campo era pieno d'acqua, affrontavamo una compagine assai valida, ho chiesto ai ragazzi di aspettare e di puntare sulle ripartenze. Abbiamo colpito un palo e una traversa e nella ripresa costruito un bel contropiede, finalizzato... dagli avversari. Rischi? Ne abbiamo corsi pochi, in ciò la squadra è stata assai brava e attenta. Al resto ci ha pensato il nostro portierone, Germano Fabro: oggi è andato a togliere dal sette un pallone che avevamo già battezzato in rete; con un gigante del genere tra i pali, segnarci è molto, molto difficile".
E, infatti, l'Ancora in cinque turni ha subito un solo gol. La squadretta, insomma, promette bene...

Alessandro Maganza

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