Il Flambro in Prima categoria. Bel premio, meritato, per il club viola, protagonista di una stagione maiuscola e di una gestione saggia e ponderata, da vera società dilettantistica, ossia ancorata a valori morali e capace di costruire e conservare nel corso dei decenni un importante legame con la comunità. La gente di Flambro, del resto, è speciale, orgogliosa, laboriosa, unita, qualità che la creatura guidata oggi dall'imprenditore Luigi Ganis sa proporre anche a livello calcistico. Il volontariato nel club viola ha ancora nobile cittadinanza, la maglia un suo peso, la squadra è tale di nome e di fatto. Non amano i voli pindarici nella patria di Annibale Frossi: la concretezza è un altro tratto distintivo di questa piccola-grande realtà, che sa crescere passo dopo passo, ma senza eccessi. Una spinta preziosa è arrivata dalla collaborazione con Nerino Barel, che ha portato professionalità ed esperienza, e ricevuto altrettanto a livello umano. Nerino, infatti, è continuamente in contatto con De Magistra e soci, e ogni tanto si presenta a Flambro, dove ha lasciato un pezzetto di cuore. Il posto da condottiero ora lo ricopre Giorgio Zanutta, che possiede tutte le caratteristiche per continuare con successo il cammino intrapreso.
Il ripescaggio in Prima - spiega patron Ganis - non ha mandato in tilt i viola, semmai ha regalato loro ulteriori stimoli e motivazioni. Che si stia lavorando tanto, bene e nella giusta direzione lo si capisce da diversi accadimenti: i più rilevanti ci appaiono la collaborazione con un preparatore atletico di vaglia come Alex Toneatto, che tra l'altro è del paese; oppure il ruolo anche dirigenziale ricoperto da Matteo Casco (che resta in rosa) e da Andrea Berin, infortunato ma pronto ad aiutare la prima squadra pure fuori dal rettangolo erboso.
Convincente, inoltre, appare la campagna di rafforzamento portata a compimento: sono arrivati a Flambro il portiere Massimiliano Corazza, proveniente dal Codroipo, lo sperimentato Michele Zienna, che ha salutato il Gonars, un motivatissimo Ivan Piani, attaccante anche da 20 reti a stagione, due '96 interessanti come la punta Marco Pelizzari (dalla Manzanese) e il difensore Lorenzo Maddalena (gavetta al Flumignano). Spicca inoltre l'inserimento di tre virgulti di belle speranze usciti dalla cantera della Cometazzurra (alla quale contribuiscono i viola): il portiere classe '98 Andrea Grosso, il difensore del '98 Michele Bressanutti e l'attaccante del '99 Eniz.
Soprattutto, ha fatto vibrare il paese il tesseramento del trentenne difensore Omar Paron, che ha lasciato la Sangiorgina per approdare nella formazione viola; Paron è di casa, è di Flambro, sarà insomma il figlio ritrovato, un punto di riferimento per tutti.
Gli allenamenti sono cominciati, la prima uscita (sconfitta con l'Aurora per 2-1) è risultata utile e ha offerto preziose indicazioni. Il prossimo test vedrà il vascello pirata di Giorgio Zanutta far visita all'ambizioso e ruspante Palazzolo, prima di sfidare in Coppa il Teor in un derby che sancirà l'inizio effettivo della nuova stagione.
Lo ammettiamo, il Flambro, questo Flambro, ci convince e ci affascina. E siamo sicuri che anche nella nuova categoria i viola si faranno valere, tenendo alta la bandiera di un paese piccolo epperò grande, e sicuramente a modo suo speciale.

Alessandro Maganza