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Edizione provinciale di Gorizia


PRIMA C - Veneziano e Mauro leggono il derby. Un punto a testa?

Mariano e Cormonese si sfiderano nell'anticipo con infermerie piene e piedi tenuti saldamente al terreno. Per parlare di play-off eventualmente ci sarà tempo...

Nessuna delle due ha voglia di pensare alla combinazione per aprire la cassaforte dei play-off. Non sono tempi anche se il derby potrebbe schiudere per una sola - in caso di vittoria - uno spiraglio per agganciare in extremis il quinto posto, distante 3 punti (ma il lotto delle voraci pretendenti è affollatissimo).
Il Mariano, dalla sua, ha il fattore campo che secondo Veneziano, però, conterà relativamente. Dall'altra parte della barricata, Mauro - statistiche alla mano - non ha materiale sufficiente per accendere fuochi pirotecnici nel giardino altrui: 5 soli punti in 20 partite, con 7 gol fatti e 9 subiti. Cifre da laureanda sulla tesi «Come retrocedere facendosi del male». Il nostro pronostico: una "X" grande come una casa.

Qui Mariano. Il tecnico Veneziano, tra un infortunio è l'altro, si farebbe volentieri un viaggetto a Lourdes col rosario in mano. Il convento, oggi, gli passa quel poco che basta a reggersi in piedi: «Non sono abituato a piangermi addosso, ma siamo messi davvero male: Cecotti è ancora out, Sclauzero e Leghissa idem, Cirkovic è infortunato. In attacco ci restano solo Stacco e Abrami. Anche Pantuso, per motivi di lavoro, è in forse: domani arriverà in ritardo, vedremo un po', Brescia, invece, sarà indisponibile anche lui preso da impegni lavorativi...».
Sulla Cormonese ha un'idea ben precisa e non si lascia abbindolare dalle cifre: «In trasferta, finora, ha raccolto poco, ma anche noi in casa non siamo dei fenomeni per cui prevedo una partita incerta, combattuta. Loro, in attacco, hanno fior di giocatori, D'Odorico in primis, poi l'ex Losetti e anche in difesa sono molto solidi: gente come Cencig e Anzolin s a stare in campo e del giovane portiere, Brusini, mi hanno parlato molto bene. Dovremo essere bravi a centrare la porta e sopratutto ritrovare il passo delle prime tre partite del girone di ritorno. Già contro il Savogna, nonostante la vittoria, ho visto alcuni segnali di cedimento. Contro la Cormonese certi errori non saranno ammessi».

Qui Cormonese. La rimonta, in casa, contro il Mladost ha restituito un po' di fiducia a Mauro, ma non al punto da redigere un certificato di completa guarigione: «Neanche per sogno, siamo ancora in piena convalescenza, i postumi della sconfitta contro l'Isontina ce li portiamo ancora dietro. Siamo un po' tiratini: Perissinotto e Boaro sono ancora indisponibili e là davanti - defezione dell'ultima ora - mancherà anche Seculin, ex di turno».
L'avversaria, seppur decimata, lo preoccupa: «Bè, il Mariano, anche così com'è, va preso con le molle: ha tanta gente esperta come Bortolus, Degano, Marras, lo stesso Pantuso. Senza contare gli ex Abrami e Fabris - talento puro che può cambiare la partita in qualsiasi momento - che avranno il dente avvelenato. Non dovremo lasciare il pallino in mano ai rossoblu. Vediamo se la lezione subita dall'Isontina ci è servita a qualcosa o se continueremo a sbattere la testa contro il muro».
Anche perché dal cantiere, cazzuola in mano, non potrà uscire sempre D'Odorico, a stuccare eventuali crepe.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da Fabrizio Tomadini il 10/02/2017
 

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