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Edizione provinciale di Pordenone


IL PERSONAGGIO - Da Pieve, trecento gare sulla panca del Porcia

Attilio Da Pieve, uno dei tecnici più longevi della Destra Tagliamento ha tagliato un traguardo storico alla guida della formazione del suo paese di nascita

“Facciamo gli auguri ad Attilio Da Pieve per le sue trecento panchine da allenatore raggiunte questo pomeriggio. La sua carriera racconta di successi, ottenuti nel segno della professionalità e dell’impegno per un calcio serio e vincente. Con questi valori tecnici e umani Da Pieve sta contribuendo da 10 anni a rendere importante il progetto del nostro club . L’augurio è che questo traguardo importante per lui che ha nel cuore questa società a cui si sente particolarmente legato sia l’antipasto di altre soddisfazioni per tutto l’ambiente biancoceleste in questa stagione”. Con questo messaggio la società Porcia ha voluto abbracciare il suo allenatore, Attilio Da Pieve, che quest’oggi ha collezionato la panchina numero trecento da trainer calcistico. Un traguardo che impone il tecnico purliliese come uno dei riferimenti più capaci ed esperti dell’intero panorama calcistico della destra Tagliamento. “ Per me è un onore rappresentare il club del mio paese, dove sono nato e cresciuto. Nella mia vita ho legato il mio cuore a due club, il Pordenone dove ho collezzionato 256 presenze in gare ufficiali e appunto il Porcia che guido da 10 anni consecutivi. Non è mai facile essere profeta in patria e questo traguardo mi stimola molto anche per cercare di scrivere ancora pagine importanti per questo sodalizio”.
Lei ha iniziato da Porcia a muovere i primi passi da calciatore?
“Una volta non c’erano le categoria di adesso.Ho iniziato da piccolo a vestire questa maglia per poi passare all’Udinese, dove sono arrivato fino in prima squadra, facendo tutta la trafila giovanile da giovanissimi in avanti. Poi mi prese il Pordenone, e li ho cominciato la mia prima grande avventura che porto nel cuore con grande amore. I colori neroverdi sono impressi assieme assieme a quelli del Porcia dentro di me. Due avventure che hanno segnato la mia vita.”
Che obiettivi ha con il suo Porcia per questo finale di stagione?
“ Principalmente quello di  salvarci. Purtroppo abbiamo fatto un girone di ritorno imbarazzante che ci ha penalizzato fortemente. Oggi contro il Brian abbiamo finalmente messo in campo degli attributi importanti, che se saremo bravi a ripetere, ritengo possano consentirci  di raggiungere l’obiettivo a breve. Poi abbiamo l’appuntamento in finale di Coppa Italia contro il Torre, una gara secca tutta da giocare. Purtroppo la giocheremo contro una grande squadra, che sta dimostrando anche in campionato di possedere dei valori fortissimi, oltre che ottime qualità dei singoli”.
Prossimo obiettivo perosale sono e 400 panchine?
“ Ne riparliamo tra qualche anno, un passo alla volta, altrimenti divento vecchio troppo rapidamente. Colgo l’occasione invece per ringraziare il Porcia di avermi dato questo grande privilegio di sedere su loro panchina per tutto questo tempo.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 26/02/2017
 

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