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Edizione provinciale di Udine


PRIMA B - Barel: "Io stressato? No, infuriato per il troppo buonismo"

Il tecnico del Flambro spiega perché ha lasciato i viola a quattro turni dalla fine del campionato: "La squadra ha accumulato 18 espulsioni e 55 ammonizioni; ora se la vedano da soli"


Nerino Barel apre di buon mattino un giornale, legge il titolo che - a distanza di qualche giorno dalla sue dimissioni - parla di lui, e s'incavola di brutto: "Io stressato? Non scherziamo: non ho lasciato il Flambro per stress, altre erano le piazze e le categorie dove ho allenato in cui sentivo la pressione. Me ne sono andato di fronte ai fattacci di Premariacco, ai miei che hanno perso la testa: c'era chi correva dietro Pisu, chi voleva prendere a pugni tutti gli avversari, rischiando di rovinarsi la carriera o la vita... Ma lo sa che nel corso del campionato la squadra ha accumulato 18 espulsioni e 55 ammonizioni! Non è il mio calcio, questo, e parlo non di contenuti tecnici ma di mentalità".
E' un fiume in piena, Barel: "Sono tornato a guidare i viola perché un amico me lo ho chiesto in maniera pressante. Un vecchio allenatore tanti anni fa mi aveva ammonito: 'Mai andare ad allenare in un posto per amicizia'. Il problema del Flambro? Un eccesso di buonismo: quando giocatori o dirigenti non capiscono che gli arbitri vanno lasciati in pace, bisogna dare loro un segnale forte, ossia metterne un paio fuori rosa... In seguito a quanto verificatosi a Buia ho convocato dirigenti e giocatori, spiegando loro che ormai eravamo segnati, avevamo una "x" tatuata sulla schiena: chi veniva a dirigere le nostre gare sarebbe stato se non prevenuto, condizionato da quella vicenda che ci è costata nove giornate di squalifica complessive. E, infatti, ci hanno buttato fuori un esemplare Pines Scarel perché ha tossito... A Premariacco, domenica, avevamo la partita in pugno, ma i miei sono caduti nelle provocazioni dell'Azzurra, combinando un mezzo disastro: eppure, sul tasto comportamentale ho battuto, battuto e battuto durante tutti questi quattro mesi". 
E adesso? "E adesso, come ha detto il presidente Ganis, tocca alla squadra venirne fuori con le sue forze".
Più chiaro di così. (alexmag)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 23/03/2017
 

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