CODROIPO - Berlasso: "Sono arrabbiato e sono un allenatore felice"
Il tecnico dei biancorossi: "Annata strepitosa, ieri abbiamo giocato un partitone; l'unica cosa che cambierei è... il risultato. Dico grazie ai ragazzi, mi hanno reso un mister migliore e siamo cresciuti insieme"
La rabbia è enorme. Ma si tratta di una rabbia giusta, naturale, "sportiva": rabbia non contro qualcuno, ma contro un risultato - il 2-2 rocambolesco ed emozionante maturato ieri a Corva dopo una serie infinita di colpi di scena - che lascia il Codroipo a mani vuote al termine di una stagione enorme, costellata di grosse prestazioni e di robusti progressi, oltre che di qualche inevitabile difficoltà.
La rabbia è di Lorenzo Berlasso, l'allenatore dei biancorossi, giunti ad un soffio, ma veramente a un soffio, dal mettere a segno il balzo in Promozione. Berlasso, dunque: "Ci vorrà del tempo perché questa ferita si chiuda. Ma, al tempo stesso, salverei tutto di ieri e dell'annata se si esclude questo 2-2 finale; è stato emozionante vedere sugli spalti tanta gente di Codroipo che ci è venuta a sostenere. Le ultime partite sono state un spettacolo, era un piacere per me andare in panchina sapendo che potevamo battere chiunque. Mi sento un allenatore felice, risultato di ieri a parte, per il percorso compiuto durante la stagione; posso dire che i ragazzi della squadra mi hanno reso un tecnico migliore e spero che grazie al sottoscritto loro siano diventati dei calciatori migliori. Siamo cresciuti insieme ed è giusto ringraziarli dal primo all'ultimo per quello che hanno dato e per non aver mai mollato".
Berlasso e il play-off con il Corva: "La partita è stata memorabile, potevamo vincerla, abbiamo avuto le occasioni per mettere al sicuro il risultato, questione di centimetri, il loro portiere ha compiuto due miracoli... Onore ai nostri avversari, sono una grossa realtà, non superiore a noi, ma alla fine una delle due doveva salire e l'altra restare in Prima...".
Berlasso e il futuro: "Ora bisogna digerire la sconfitta, ma anche pensare a quello che abbiamo costruito. Ne parleremo insieme nei prossimi giorni in società, perché una squadra del genere è un patrimonio da difendere e, se possibile, rendere ancora più forte". (alexmag)
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