L'EVENTO - Inaugurato il "nuovo" Carnera
Oggi la cerimonia. Presenti la governatrice Serracchiani (“Abbiamo riqualificato l’area dei Rizzi”), il sindaco Honsell (“Rifarlo completamente? Sarebbe costato tre volte tanto…”), più altre autorità politiche e sportive. Tra le quali anche Nino Cescutti e Lino Paschini, entrambi presenti nel lontano 1970
Ci avevano già giocato (a metà mese, quelli delle finali nazionali Under 18 di basket), ma soltanto stamane, alla presenza del consueto “raduno” di autorità politiche e sportive, c’è stata l’inaugurazione vera e propria, con tanto di taglio del nastro. Il palasport intitolato a Primo Carnera, edificato nel 1970 (notata, a tal proposito, la presenza Nino Cescutti e Lino Paschini che, di quello storico Snaidero – All’Onestà Milano, prima gara ufficiale, furono protagonisti in campo) e “restaurato” al termine di una autentica via crucis - punteggiata di rinvii, ricorsi, carte bollate, amianti vari, lavori interrotti e ripresi - viene dunque restituito (con sei mesi di ritardo sulla data originariamente “strombazzata”) allo sport ed al basket in particolare.
“Il Friuli Venezia Giulia è la regione che, in proporzione agli abitanti, vanta il maggior numero di sportivi - ha ricordato la governatrice Debora Serracchiani – per questo sarà nostro compito alimentare il binomio sport - turismo, organizzando eventi importanti. Lo faremo anche al Carnera, la cui ristrutturazione riqualifica un’area, quella dei Rizzi, a me particolarmente cara. Cosi abbiamo anche recuperato un pezzo di storia della città e della Regione”
“Il Carnera può essere considerato l’impianto più sicuro in Italia – esulta il sindaco di Udine, Furio Honsell – è assolutamente antisismico e, in caso di fenomeni metereologici estremi, in grado di reggere carichi importanti. Agli spettatori, inoltre, è garantita la massima sicurezza. Qualcuno sostiene che sarebbe stato preferibile rifarlo ex novo? Si sbaglia: sarebbe costato tre volte tanto. Per me, invece, si tratta di un’operazione virtuosa, per la quale dobbiamo ringraziare innanzitutto la Regione. Assieme allo stadio, ricostruisce il polo sportivo dei Rizzi, unico nel suo genere pure per la vicinanza delle autostrade e per la grande disponibilità delle aree dedicate ai parcheggi”. Al termine dei discorsi ufficiali (ai quali hanno contribuito pure l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Udine Pierenrico Scalettaris e quello allo Sport, Raffaella Basana), si è svolta un’esibizione di tre giovanissime atlete dell’Asu e una partitella priva di animosità a ranghi misti, tra una giovanile dell’Apu Gsa e una della Delser Basket School.
Naturalmente, però, non è tutto oro…con quel che segue. Perchè il Carnera presenta ancora delle zone d’ombra (le storiche tapparelle verde “smunto” dell’ultimo anello forse andavano sostituite…) e di incompletezza (non esiste ancora una vera e propria sala stampa anche se, in vista dei Mondiali femminili Under 19, si dovrebbe provvedere). Per tacere della capienza. Attualmente, di 3480 persone. Insufficiente – il limite è di 5000 - come già ampiamente sottolineato, in caso di promozione dell’Apu Gsa in serie A1…
Roberto Zanitti