BERGAMO. Non succede, ma se succede…E’ successo. Perché la gara dalle mille insidie (tecniche, ma soprattutto psicologiche) inchioda la Gsa  alla quarta sconfitta stagionale. In casa di Bergamo penultima in classifica, branco di scarso patrimonio tecnico ma di tanto cuore e sana incoscienza, al termine di una gara sportivamente drammatica (tre supplementari) Veideman e soci lasciano sul terreno due punti pesanti in prospettiva Final Eight di Coppa Italia. Eppure, al termine del terzo quarto, Udine pareva aver raddrizzato la rotta. Ma nemmeno una situazione di evidente dominio consentiva alla banda Lardo di incanalare le operazioni verso un comodo finale.

Incamerato un promettente 7 -3, la Gsa si fa subito irretire dalle difese approntate da Ciocca: un controparziale interno spinge infatti Bergamo sul 12 - 9. Chiamato a dare solidità, Mortellaro incide come sempre mentre, non altrettanto significativo è l’impatto di Nobile, subito condizionato da un doppio fallo: il divario si dilata cosi sul 19 - 13 in chiusura di primo quarto. Solano e Fattori capiscono che si può osare e con una tripla di Sanna, in breve i lombardi confezionano il doppiaggio perfetto (26 - 13). Veideman è davvero pallido, ma una nuova giocata difensiva di Mortellaro e il primo canestro di Diop ridanno energia alla Gsa, in apparente uscita dal torpore: 21 – 26 al minuto 14’. Ma è solo un attimo perché Bergano si sta “divorando” la partita: Sergio e Sanna costruiscono infatti un margine importante: 37 - 23.

L’ esordio di La Torre è scandito da un canestro e un immediato recupero; il sempre utile Raspino si incarica di poi di ridurre il passivo in termini accettabili. Anche se la percentuale da tre (1/6) e il cospicuo numero di palle perse (12) urlano vendetta.
L’uomo che non ti aspetti taglia e cuce quattro punti in avvio di terzo quarto: è il redivivo capitan Ferrari. Una tripla di Veideman e voilà, Udine è di nuovo al comando: 38 – 37. Adesso Bergamo trova meno facilmente la meta, ma Udine non concretizza come dovrebbe la propria superiorità, sbagliando anche cose semplici. E comunque, all’ultimo giro, i bianconeri hanno saldamente in mano il loro destino: il parziale di 25 - 9 genera infatti un più (56 - 46) che merita soltanto di essere gestito. Ma Bergamo ha ancora vita: la difesa sale di (eccessiva?) intensità, Mascherpa scocca una coppia di tiri ignoranti e castiga in penetrazione, Zohore impatta e Sanna firma addirittura il controsorpasso, portando i padroni di casa a condurre: 62 - 61 a poco meno di 3’ dal termine. Mascherpa non ne ha abbastanza e inferisce (66 - 61) mentre Udine, è in fondo ad un buco nero. Diop e Veideman danno ancora speranza (66 - 66), ma a 13” dalla fine Solano rilascia la parabola del nuovo vantaggio: 68 - 66 Bergamo. Quando poi Dykes impatta con freddezza, a Bergamo restano due secondi e mezzo per provare a vincerla. Inutilmente. Si rende cosi necessario l’overtime al termine del quale, sul 75 pari e sanguinosa persa di Dykes, Bergamo non riesce a chiuderla: la “bomba” di Fattori, infatti, non entra e prolunga l’agonia. Bergamo va allora soprattutto di triple, mentre Udine spreca tutto quello che può sprecare, trovando comunque Dykes e Diop (fondamentale rimbalzo offensivo) per l’86 pari. E stavolta non ci sono appendici: nel rosario di errori friulani, l’indiavolato Mascherpa e Solano mandano tutti a nanna.

Roberto Zanitti

BERGAMO – GSA   98 - 93

BERGAMO: Solano 15, Cazzolato 3, Ferri 6, Fattori 14, Bozzetto 6, Zohore 13, Sanna 10, Sergio 10, Mascherpa 21. NE: Badini, Ricci e Piccoli. Allenatore: Ciocca

GSA: Veideman 25, Dykes 14, Raspino 19, Benevelli, Pellegrino 3, Mortellaro 8, Nobile 2, Diop 11, Ferrari 4, La Torre 7. NE: Chiti. Allenatore: Lardo

ARBITRI:  Radaelli, Martellosio e Meneghini

PARZIALI: 19 - 13, 37 – 31, 46 – 56, 68 - 68, 86 - 86.Tiri liberi: Bergamo 22/27, Gsa 20/26.. Tre punti: Bergamo 14/36, Gsa 7/24. Rimbalzi: Bergamo 47 (Cazzolato 8), Gsa 51 (Pellegrino e Diop 9). Antisportivo a Solano al 18’30”. Cinque falli: Ferri al 49’38”. Spettatori: 800.

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