SERIE B - Pordenone, pali ed espulsioni. Il derby è del Maccan
I gialloneri si impongono per 4-1 dopo una sfida al cardiopalma, facendo fruttare la superiore concretezza. Il Prata guida la classifica insieme all'Imolese
Il Maccan è cinico. E il derby è giallonero... Il derby è giallonero. Soffrendo, con un pizzico di fortuna, contro un buon Pordenone, il Maccan Prata porta a casa il terzo successo di fila in questa serie B, mantenendo la vetta del girone alla pari con l’Imolese. Un successo che arriva a riscatto del ko patito un mese fa nel derby di Coppa Divisione, dal quale vincitore era invece uscito il Pordenone; neroverdi, che ora scivolano in classifica al penultimo posto, col solo punto ottenuto all’esordio a Sedico. Una gara fisica e vissuta, come ogni derby che si rispetti. I gialloneri partono a razzo: a 1’53’’ Aziz è fulmineo nel rubare il tempo in area su un pallone filtrante, e il suo piattone verso il secondo palo non trova Vascello nelle migliori condizioni. Seguono minuti statici, in cui i padroni di casa provano a riorganizzarsi, prendendo via via campo. A 7’24’’ il primo palo di giornata: Bastini si immola in uscita su Finato e Zuliani, di prima intenzione, centra il legno.
Il Maccan si fa guardingo, ma a 11’58’’ torna cinicamente a pungere con una punizione dal limite a tagliare l’area: ancora non impeccabile Vascello, che se la vede all’ultimo ed è bucato sotto le gambe. Il Pordenone, tuttavia, non ci sta. Kamencic ci prova due volte a 13’09’’ e a 13’57’’, trovando prima l’esterno della rete e poi il secondo palo di giornata. Solo a 14’56’’ i neroverdi riaprono l’incontro con un rasoterra di Fabbro al culmine di un’insistita azione in solitaria. Col Maccan chiuso a difendersi, gli uomini di Asquini centrano poi un altro palo con Kamencic (15’10’’) e una traversa con Barzan (17’50’’). Bastini e i legni portano così i gialloneri al riposo in vantaggio.
Più ordinata, invece, la difesa giallonera in avvio di ripresa. L’1-2 resiste a lungo con almeno tre buoni interventi dell’estremo (super quello su Milanese a 5’25’’) e il resto del quintetto a chiudere gli spazi che restano. La svolta arriva a 13’24’’. Per nulla rassicurato dal risicato vantaggio, Salfa decide di giocarsi il portiere di movimento con Vulikic sulle palle inattive, garantendo la superiorità numerica nel possesso. E sugli sviluppi di una di queste, su una palla in profondità, Aziz è atterrato in scivolata al limite da Vascello, fra le proteste neroverdi. Cinica la battuta dello stesso numero 7 sloveno: è l’1-3. Animi caldissimi. A 15’33’’ Asquini è allontanato per proteste; seguiranno a 17’14’’ Grzelj per doppia ammonizione e Fanigliulo (dalla panchina).
Nel frattempo, a chiudere definitivamente l’incontro ci pensa nientemeno che Bastini. Dopo un miracolo su Grigolon, suo il rinvio a porta vuota che vale il poker e la seconda, inusuale marcatura personale dopo quella contro il Cornedo (16’18’’). Per il Pordenone, è la mazzata definitiva.
MARTINEL PORDENONE - MACCAN PRATA 1-4
Gol: a 1’53’’ Aziz, a 11’58’’ Vulikic, a 14’56’’ Fabbro; nella ripresa, a 13’24’’ Vulikic, a 16’18’’ Bastini.
MARTINEL PORDENONE Vascello e Fanigliulo (portieri), Perin, Zuliani, Grželj, Fabbro, Barzan, Kamenčic, Milanese, Finato, Grigolon, Kapun. All. Asquini.
MACCAN PRATA Bastini e Marchesin (portieri), Poser, Zanchetta, Della Bianca, Vulikic, Buriola, João Teixeira, Aziz, Spatafora, Bortolin, Moras. All. Salfa.
Arbitro: Barracano di Treviso e Kreso di Trieste; cronometrista Marchetti di Tolmezzo.
Note - Allontanato Asquini a 15’33’’. Espulsi Grželj per doppia ammonizione e Fanigliulo (dalla panchina) per proteste a 17’14’’. Ammoniti Spatafora, Kapun, Buriola, Kamenčic, Vascello.