SECONDA B - Causio: vincere all'Ancona per tornare tra i grandi
Il "baronetto" fa sognare i tifosi e dirigenti biancoazzurri. La società del presidente Vincenzo Pisacane è felice di avere con sè Gianfranco. Da padre a figlio, la tradizione dei Causio continua in Friuli. Con i suoi gol (poker al Treppo Grande e altrettanti assist), sta trascinando in alto la squadra
A distanza di quarant'anni in Friuli c'è un altro Causio, che segna una valanga di gol come il suo papà. Stiamo parlando di Gianfranco Causio, figlio del grande "Barone", che in questa stagione sta facendo le fortune dell'Ancona Udine. Nell'ultimo match, il recupero con il Treppo Grande, terminato con l'incredibile risultato di 11-1, ha firmato ben quattro gol ed ora il mirino è puntato al capocannoniere del torneo, che sarà avversario nel prossimo turno di campionato.
L'approdo all'Ancona:
"Venivo da un momento difficile, perchè dopo la mia parentesi a Brindisi sono rimasto fermo tra gli svincolati, non avendo trovato accordi. Ad inizio anno ho tentato di approdare in Eccellenza ma senza ricevere proposte vantaggiose. Successivamente chiacchierando con il presidente Vincenzo Pisacane, con il quale ho una grande amicizia, saltò fuori la possibilità di dare una mano all'Ancona. Mi ha parlato di un grande gruppo che mi avrebbe permesso di divertirmi, con l'obiettivo della promozione in Prima Categoria. Tanto è bastato a convincermi ed a trovare il giusto compromesso per firmare".
Il distacco con la Puglia di certo si è fatto sentire:
"Ci sono tante differenze, perchè comunque vengo da campionati importanti, quasi professionistici. Ci si allena ogni giorno, con tante doppie sedute e poi si gioca davanti a cinque o seimila persone. Devo dire che nonostante tutte le differenze mi sto trovando molto bene, giocare senza pressioni spesso ti permette di rendere di più. In più il gruppo è fantastico e c'è feeling con tutto l'ambiente, mi trattano tutti come un figlio".
Gli obiettivi personali da raggiungere: "Spero innanzitutto di chiudere il campionato con più gol possibili perchè dopo aver pensato addirittura all'addio dal calcio, mi sono rimesso in gioco al cento percento. Ho preso questa avventura come un punto di partenza con la speranza di tornare nelle categorie che mi competono e dove sono abituato a giocare".
Ritorno in Puglia:
"Magari, mi piacerebbe molto soprattutto per come si vive il calcio. Tifosi ed ambiente ti fanno sentire come se fossi tra i professionisti. Trovare comunque una squadra con un buon progetto in Friuli non mi dispiacerebbe, anche perchè ho i miei affetti qui".
Un torneo, fino ad ora, in linea con le aspettative:
"Il nostro obiettivo iniziale era quello di arrivare ai playoff e per ora stiamo mantenendo una buona media punti. Siamo ad una decina di punti dalla prima quindi non ci precludiamo niente, il campionato è lungo ed equilibrato. Le difficoltà non manca perchè è un torneo tosto, dove le squadre meno dotate tecnicamente ci mettono qualcosa in più a livello fisico, trasformando la partita in una battaglia. L'obiettivo minimo resta la qualificazione agli spareggi, poi si vedrà".
Candolini-Causio, i gemelli del gol dell'Ancona:
"Luca è un ragazzo d'oro e infatti mi sto trovando molto bene anche fuori dal campo con lui. Come giocatore è un ottimo attaccante, siamo una coppia collaudata e ci compensiamo. Lui spesso si abbassa molto mentre io sono un attaccante più statico, mi piace restare davanti per fare sponde ai miei compagni. Sfruttiamo le nostre caratteristiche a vicenda e ci troviamo molto bene".
Il prossimo impegno con il Pagnacco:
"Sarà una partita difficile. Penso che andrà come all'andata e portare a casa un risultato positivo sarà impresa ardua. Rispetto alla prima parte di campionato però noi ci siamo rinforzati molto, trovando un gioco migliore e soprattutto più fiducia. Se scenderemo in campo con la mentalità giusta raggiungeremo senza dubbio la vittoria. Ci sarà anche la sfida nella sfida tra me e Gutierrez, che attualmente è il capocannoniere del torneo. Spero di superarlo, almeno per questa domenica".
Il rapporto con il mister, Paolo Colavizza:
"Mi ha messo al centro del progetto, prendendomi come riferimento. E' un grande uomo ed un bravissimo allenatore, mi trovo bene sia con lui che con il resto dello staff".