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Edizione provinciale di Udine


PRIMA C - La nuova vita della Sangiorgina di Bruno e Carducci

La vittoria sul San Giovanni conferma che la squadra friulana ha cambiato marcia da metà dicembre in qua. Sugli scudi il giovane Andreuzza, classe 2000, ieri autore di una doppietta. E adesso i cremisi proveranno si metteranno alla prova sul campo della capolista Santamaria...

“E la vita l’è bela”… si diffonde a volume altissimo nel chiosco della Sangiorgina nel dopogara con il San Giovanni, accompagnata dal coro a squarciagola dei giovani atleti. E la vita sembra sia “bela” davvero con i 7 punti conquistati in una settimana (giocando due volte in trasferta), 10 nelle ultime 4 gare con 8 gol fatti e solo uno subito che portano i cremisi in zona di assoluta sicurezza. E se si volesse dimenticare il recupero del 10. turno, disputato il 6 gennaio (sconfitta interna con il Mladost), il calendario direbbe addirittura che nelle ultime 5 partite i sangiorgini hanno conquistato 13 punti su 15, con 9 reti fatte e sempre solo 1 subita. Un cammino da prima della classe, una totale inversione di tendenza se si portano a paragone le rimanenti 11 fatiche in cui sono stati realizzati 13 gol e subiti 21 conquistando 15 punti.
Il lavoro paga. “Non ci illudiamo – spiega mister Simone Bruno affiancato dal fido Federico Carducci, mister degli juniores – la strada è ancora lunga e in salita, ma almeno adesso è meno ripida”.
Molto sembra cambiato da quel 15 dicembre in cui la Sangiorgina ha sconfitto il Ruda dando inizio al cammino che l’ha portata fuori dalle secche: “Abbiamo un giusto mix di giovani e anziani, ma devo anche precisare che i giovani sono di qualità, come testimonia la doppietta del 2000 Nicolas Andreuzza che, assieme alla rete di Marangoni, ci ha permesso di superare il San Giovanni, e in 7 giorni ha timbrato 3 gol”. In effetti 3 reti in una gara i cremisi non li avevano mai segnati: “Solo nel 4-1 con il San Canzian e, se vogliamo proprio dirlo, anche all’andata con il San Giovanni, ma loro ce ne segnarono 6…”.

Il prossimo turno ha un significato speciale per Federico Carducci, nella tana della capolista Santamaria: “Là ho trascorso anni indimenticabili e l'allenatore Stefano Chiarandini, con cui ho lavorato, è un amico. Tifo per loro, auguro a tutto l’ambiente le migliori fortune. A cominciare però dal turno successivo. Per quanto riguarda il mio lavoro con gli juniores, sono soddisfatto dei frutti che sta dando e il binomio con Simone funziona perché condividiamo la stessa idea di calcio…”.

Angelo Miorin

https://i.imgur.com/28kwUrC.jpg

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  Scritto da La Redazione il 27/01/2020
 

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