Quale futuro (a breve, con i campionati sospesi) e a medio-lungo termine per il mondo del calcio regionale? Provano a dare la loro ricetta e le loro opinioni presidenti, dirigenti, allenatori e calciatori delle nostre società.

Massimiliano Sità (presidente dell'Isonzo San Pier) - "Come Isonzo Calcio non siamo propensi a finire il campionato perchè ci sarebbero da affrontare numerosi problemi... In primis i ragazzi sono 2 mesi che non si allenano (quindi, probabili infortuni), non c'è nessuna copertura sanitaria, non abbiamo i mezzi e soldi per attrezzature per controllo delle temperature e via elencando, dubito che ci sarà un pubblico numeroso (tanti tifosi sono pensionati e tante persone sono emotivamente provate quindi eviteranno contatti in tribuna o chioschi), non parliamo poi delle difficoltà economiche in cui sono già immerse le società... Meglio concludere qui il campionato senza vincitori né vinti: ovvio che non tutti saranno concordi, ricomincerei il campionato senza costi di iscrizione né di tesseramento per il settore giovanile, lascerei le rose così come sono, allungando ad un mese i trasferimenti a dicembre, inizierei il campionato la prima settimana di ottobre (Coppa l'ultima di settembre) per poter dare la possibilità alle società di fare qualche torneo, sagra, evento che portino un po' di soldi in cassa... La crisi si fa già sentire e riguarda anche l'Isonzo, a oggi senza aiuti non potremmo iscriverci nonostante hanno virtuosi, nei quali abbiamo pagato tutto e cercato di muoverci con prudenza e nel modo migliore, esiste il rischio concreto di dover chiudere dopo aver festeggiato i 90 anni di attività. E credo che tale rischio non riguardi solo noi".

Ivan Danielis (San Daniele) - "Il campionato? Va annullato, troppi 24 punti in palio! È sicuramente la decisione più logica, già intrapresa dal Collinare, dove il mio Dream Team avanzava deciso verso la promozione in Prima, ma è stato giusto chiudere la stagione, non vedo altre soluzioni. Qualcuno dirà che gli sforzi economici compiuti verrebbero completamente vanificati. Beh, il dilettantismo non dovrebbe vivere di interessi economici, altrimenti non sarebbe tale. Al limite una conclusione dell'attuale stagione potrebbe riguardare solo l'Eccellenza e chi ha investito per salire in serie D. Servirà poi il sostegno della Figc alle società per continuare l'attività, agendo per cominciare sui costi di iscrizione e dei tesseramenti".