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Edizione provinciale di Pordenone


BUFERA - La Divisione resta commissariata

Arriva il responso definitivo della Collegio di Garanzia del Coni accogliendo il ricorso della Lnd contro la “casa madre” Figc. Nel prossimo consiglio federale dovrebbe essere discussa la richiesta di passaggio del futsal dalla Lega Nazionale Dilettanti alla Federazione presieduta da Gravina

Resta dunque commissariata dalla Lnd la Divisione Calcio a 5 di Roma. Questo il responso definitivo, per ora, del Collegio di Garanzia del Coni che ha accolto il ricorso nel merito della Lnd contro la Figc. Si, avete letto molto bene la parola “contro” che chiarisce in maniera in equivocabile la guerra intestina in atto tra la casa madre Figc di Gravina e la Lnd di Sibilia per il controllo del calcio a 5 a livello nazionale.

Riavvolgiamo comunque il nastro per spiegare come si è arrivati a questo muro contro muro: tutto parte circa un anno fa quando l'allora presidente Andrea Montemurro, a seguito di una intercettazione telefonica con il presidente del Latina, veniva colto in fallo rivelando atti della Covisod C5 che dovevano essere ancora pubblicati su Comunicato Ufficiale dalla medesima Divisone. Dimissioni che arrivano qualche mese dopo quando la situazione per Montemurro diventa insostenibile ed il timone passava al vice presidente Vicario Gabriele Maria Di Gianvito ( ex dirigente della Brillante C5 Roma).

Tutto a posto? Anche no, in quanto la Lnd veniva a conoscenza di alcune presunte irregolarità amministrative gestionali ed in Consiglio Federale commissariava immediatamente la Divisione C5, nominando commissario straordinario Giuseppe Caridi. La storia continua con il ricorso dei consiglieri che erano rimasti in carica capitanati da Di Gianvito al Tfn (Tribunale Nazionale Federale) della Figc che qualche giorno dopo sospendeva il provvedimento della Lnd rimettendo al loro posto vice presidente vicario e consiglieri. Finita qui? Certo che no, la Lnd a questo punto ricorreva al Collegio di garanzia del Coni , il quale a sua volta sospendeva la decisione del Tfn in attesa della discussione nel "merito" del dispositivo medesimo, rimetteva a capo della Divisione il commissario straordinario che immediatamente denunciava alcune situazioni amministrative poco chiare nella gestione, con tanto d'intervento della Guardia di Finanza negli uffici di Piazzale Flaminio. Poi venerdì la conferma da parte del Collegio di garanzia del Coni del commissariamento della divisione c5, la nota del presidente Cosimo Sibilia e la risposta del presidente della Figc Gabriele Gravina che sottolineava il fatto che la Figc percorrerà qualsiasi sede anche amministrativa per far valere le proprie ragioni.

Nel mezzo di questa disputa le società nazionali, con 168 di queste che hanno chiesto, indirizzando a Gravina, una petizione per la fuoriuscita in pratica dalla Lnd, come fece in passato il calcio femminile, che verrà proposta al prossimo consiglio federale dal presidente della Figc nazionale. Improvvisamente dunque al centro dell'attenzione nazionale il calcio a 5 per quale motivo questa disputa su uno sport che per molti calciofili resta uno sport minore? Forse perchè uscendo il calcio a 5 la Lnd non avrebbe più quel famoso 34% di potere contrattuale in sede elettorale che permette ai dilettanti di avere un valore aggiunto in sede elettiva? Forse a volte a pensar male ci si azzecca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 15/11/2020
 

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