SERIE D - Zanutta: non possiamo permetterci di stare fermi
La forza di volontà e lo slancio del presidente del Cjarlins Muzane: "Anche il mondo del calcio deve infondere fiducia alla società, dare l'esempio; questa pandemia è come una guerra mondiale. Il Delta? Continuerò a spronare tutti affinché, nella massima attenzione per la salute delle persone, si acceleri la ripartenza e si affronti questa situazione con determinazione e coraggio"
Vincenzo Zanutta, presidente del Cjarlins Muzane, torna sulle polemiche per le numerose gare rinviate nel girone C di serie D, ed espone il suo punto di vista, quello di un imprenditore e di un condottiero che contrappone alle conseguenze della pandemia la forza di volontà, la determinazione, la spinta ad agire, lottare, trovare soluzioni. La sua è una filosofia di vita, una mentalità alle quali anche il mondo del calcio dovrebbe tendere. Il patron del club celeste-arancio sottolinea: "Noi abbiamo fatto due turni di stop voluti da Campodarsego e Delta per motivate situazioni di Covid, domani riprendereremo a giocare col l'Arzignano; abbiamo fatto i tamponi, che sono risultati tutti negativi, sarà fortuna, volontà di voler sempre giocare, determinazione, cura dei dettagli, ma così stiamo affrontando l'attuale situazione; la salute è prioritaria, ma non deve essere il paravento o la copertura per mille alchimie, oppure un alibi per restare a guardare. Questo lo dico a tutti sia nell'ambito lavorativo, sia in quello calcistico; dobbiamo infondere tranquillità, serenità e fiducia, cercarndo di far capire che questa è una guerra mondiale, e quando l'emergenza sanitaria sarà finita ci sarà un conto da pagare, un conto molto salato che tuttavia si può rendere sopportabile proprio nell'agire quotidiano di questi mesi, di queste settimane".
Di fronte alle reazioni del Delta Porto Tolle, tracimate sulla stampa in maniera talvolta scomposta ed esagerata, il massimo dirigente del Cjarlins Muzane precisa: "Il Delta è una società che stimo e rispetto, non era mia intenzione offendere nessuno, volevo e voglio sottolineare che anche a livello calcistico è importante infondere la volontà di reagire alla pandemia, di accelerare la ripartenza; non rientra nella mia indole aspettare o darmi alibi, per uscirne bene, con meno danni possibili, è necessario che ciascuno porti il suo contributo, grande o piccolo che sia. Questa è come una guerra mondiale, e va combattuta con serenità, determinazione, coraggio, altrimenti il dopo Covid sarà un disastro".
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