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Edizione provinciale di Udine


SERIE D - Manzanese, ora va tutto storto

Battuta anche nel big match dalla capolista Trento, la formazione di Vecchiato si conferma in involuzione e, a sei giornate dal termine, scivola al terzo posto. La partecipazione ai play - off diventa a rischio. Decide Pattarello, si infortuna Felipe, espulsi Cecchini e Da Re

MANZANESE - TRENTO   0 - 1
Gol: 32’pt Pattarello

MANZANESE: Da Re, Zupperdoni, Felipe (1’st Cestari), Bevilacqua, Cecchini, Boscolo Papo (33’st Bradaschia), Casella (40’st Nastri), Nchama (47’st Calligaro), Moras, Gnago, Nicoloso (1’st Fyda). A disposizione:  Calcagnotto, Duca, Medico, Delle Case. Allenatore: Vecchiato.

TRENTO: Ronco, Galazzini, Dionisi, Trainotti, Tinazzi, Caporali, Osuji (35’st Ronchi), Belcastro (26’st Nunes Da Cunha), Gatto (44’st Rivi), Aliu, Pattarello (38’st Santuari). A disposizione: Cazzaro, Salviato, Amadori, Pilastro, Leite Borges. Allenatore: Parlato.

ARBITRO: Giacometti di Gubbio. Assistenti: Ciacia di Palermo e Vitaggio di Trapani.

NOTE: Ammoniti: Cecchini, Pattarello, Moras, Gatto, Calcagnotto, Nchama. Espulsi: 32’st Cecchini (doppia ammonizione), 47’st Da Re (gioco non regolamentare). Recupero: 0’ + 6’. Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. 

MANZANO - Manzanese come i gamberi. La formazione di Vecchiato continua infatti a scivolare all’indietro: fallisce l’assalto alla capolista Trento - ormai lanciata verso l’inevitabile, meritata promozione in serie  C - “retrocede” al terzo posto (scavalcata dalla Clodiense) e vede assottigliarsi il margine di sicurezza in vista di una possibile post season. Che, sino a qualche giornata fa pareva certa e che ora, invece, è tornata in discussione. Nella seconda manche tra le prime due (almeno fino alle 16) della classe, a distanza di un mese dal primo faccia a faccia, disputato al “Briamasco” (e terminato sullo 0-0) il Trento si conferma complessivamente di un altro livello, da squadra (e società) consapevole e focalizzata sull’obbiettivo da raggiugere.

La Manzanese, obbligata a vincere, non combina granchè, soprattutto a livello offensivo: può appigliarsi all’episodio che ha generato la rete nemica, ma sarebbe la patetica scusante dei deboli. Deve invece riconoscere che il Trento, prudentemente arroccato e pronto a chiudere ogni spazio, gestisce senza rischiare (un solo intervento griffato Ronco, ex portiere della Rappresentativa Fvg), colpisce e sa perfettamente cosa fare per raggiungere l’obbiettivo. Al 18’, comunque, Casella sventaglia per Gnago, che mette al centro un pallone carico di veleno: nessun compagno, però, è convinto della bontà dell’iniziativa e l’occasione sfuma. Tre minuti dopo, invece, Da Re adopera i guanti per addomesticare un colpo di testa nemmeno troppo insidioso di Aliu. Il Trento prende confidenza e al 24’ Caporali, dalla distanza, scarica un destro impreciso di almeno un paio di metri. Al 32’ gli ospiti schiodano il match. Tutto nasce da un intervento dubbio ai danni Moras - il quale stramazza a terra come impallinato – ma l’arbitro, sin troppo…coerente nella sua tolleranza verso il gioco maschio, fa proseguire. Seguono tre passaggi, Pattarello si mangia indisturbato metri di campo e - mentre Felipe e soci attendono forse il fischio - con un sinistro rasoterra dal limite, trafigge Da Re. La Manzanese sbanda e Aliu non capitalizza una buona ripartenza: il destro prende la via del cielo. Il nervosismo si diffonde tra gli orange e Moras - probabilmente irretito dall’episodio precedente - rischia seriamente il secondo giallo: Giacometti, stavolta, decide per la clemenza.

Nell’intervallo Felipe getta la spugna e Vecchiato si vede costretto a ridisegnare la terza linea, con il nuovo entrato Cestari in fascia e Cecchini che va a recitare da centrale. Novità anche avanti, dove Fyda rimpiazza un impalpabile Nicoloso. La Manzanese si riassesta e si ripropone all’11’ quando Moras, servito da Gnago, scappa a Galazzini, ma viene murato da Ronco. Al quarto d’ora si rivedono gli ospiti: una punizione procurata da Pattarello non trova in Belcastro un esecutore preciso. Al 23’ però Da Re è costretto a sbrigare due situazioni insidiose: la seconda, in particolare, su un “graffio” dalla distanza di Gatto. E al 26’ un cross di Pattarello trova puntuale all’impatto Osuji che precede tutti: la capocciata si perde di pochissimo a lato. Da Re è fortunato: nulla avrebbe potuto farci. Il  numero 11 trentino si conferma tra i migliori (se non l’uomo della gara) e, scollinata la mezzora, fa espellere il già sanzionato Cecchini. Nchama arretra allora tra  i quattro dietro, mentre dalla panchina esce anche Bradaschia. E’ Fyda, invece, al 41’, a divorare il pareggio. Il lavoro di Gnago è eccellente, ma l’errata correzione di testa del collega di reparto vanifica tutto. Le residue speranze arancioni evaporano al secondo minuto di recupero, quando Da Re viene espulso per aver intercettato la palla fuori della propria area, con Aliu in agguato. Situazione che poteva e doveva essere gestita con maggiore perizia, anche per la presenza, nei paraggi, di almeno altri due compagni di reparto. In nove contro undici non è più una partita, ma soltanto l’attesa del triplice fischio. Di un arbitro che non ha magari convinto nella gestione dei cartellini (e che non ha giudicato passibile della massima punizione un mani in area ospite), ma che non può essere di sicuro additato a principale responsabile della sconfitta. Epilogo indesiderato e bruciante, però non certo il primo di una squadra in evidente involuzione. (r.z.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 09/05/2021
 

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