ECCELLENZA - Pittilino: "Giusta la finale secca, i quarti no"
Il tecnico del Torviscosa dice la sua sulla formula dei play-off e "difende" il livello del girone B. "Speriamo di recuperare Puddu per il momento caldo della stagione"
Si ricaricano le pile in Eccellenza in attesa di un ritorno che, in entrambi i gironi, si preannuncia tostissimo. E poi lo zenit verrà raggiunto dai "play", off e out, che rappresenteranno qualcosa di molto particolare per la categoria, che sta vivendo una stagione anomala.
Chi ha prenotato i play-off è il Torviscosa, forte di una prima metà di campionato semplicemente stellare. Il timoniere biancazzurro, Fabio Pittilino, dice la sua sulla formula che dovrà assegnare la promozione in D e, come opzione di ripiego, la partecipazione agli spareggi nazionali.
Pillilino, non sarebbe giusto che la finale play-off fosse congegnata in due match, andata e ritorno, invece della sfida secca in campo neutro?
"No, sono d'accordo sulla gara secca, che ha un fascino innegabile e che, comunque, lascerebbe alla perdente la possibilità di salire in D attraverso gli spareggi. Anche un Mondiale o una Champions si decidono in 90' e rotti, anche se è ovvio che sarebbe giusto che le vincitrici dei 2 gironi fossero entrambe premiate con la promozione. Ma questa è un'annata particolare, ancora condizionata dalla pandemia, quindi l'importante è poterla portare a termine come da programma. Dobbiamo giocare, andare avanti, e, soprattutto, ritengo fondamentale che non si fermi di nuovo l'attività giovanile: sarebbe un disastro per i ragazzi".
Se potesse decidere, cambierebbe qualcosa allora?
"Sì, farei disputare i quarti, quelli sì, in due gare, andata e ritorno, com'è giustamente previsto per le semifinali".
Come sta il Torviscosa?
"Abbiamo un unico problema, e riguarda l'infortunio occorso al capitano della squadra, al nostro Puddu. La speranza è che riesce a recuperare per la fase calda della stagione: abbiamo delle alternative importanti, ma Lorenzo è un punto di riferimento della squadra, per cui faremo il possibile e l'impossibile per aiutarlo a tornare in campo in buone condizioni il prima possibile".
In una ipotetica semifinale play-off preferirebbe incontrare il Chions o il Brian Lignano?
"Nessuna delle 2! Si tratta di compagini davvero forti: per adesso il Brian Lignano è la squadra di riferimento dell'Eccellenza, avendo vinto la coppa Italia".
Si fa un gran parlare delle differenze tra il girone A e il girone B: lei che cosa ne pensa?
"Penso che non è rispettoso riferirsi al B come fosse un campionato più facile o minore! L'unica differenza su cui posso essere d'accordo è che nel nostro girone c'è una squadra in difficoltà, il Primorec. Ma per il resto, lo ripeto, è arrivato il momento di finirla con valutazioni che non hanno nulla di oggettivo e che, alla prova dei fatti, ad esempio in Coppa, sono state contraddette dai risultati complessivi maturati sul campo. Sfido a sostenere che affrontare 6 trasferte a Trieste sia semplice! E chi può dare per scontato che, ad esempio, un Kras sia meno temibile di un Fontanafredda?".
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