GESTECO – CENTO   60 - 78

(Parziali: 13 - 25, 27 - 46, 42 - 59)

GESTECO: Rota 12, Mouaha 14, Pepper 9, Miani 7, Dell’Agnello 4, Cassese 3, Nikolic 5, Battistini 5, Micalich 1. Ne: Tosolini, Boscariol e Clarke. Coach: Pllastrini.

CENTO: Marks 14, Moreno 8, Toscano 6, Archie 11, Berti 7, Tomassini 8, Mussini 13, Ulaneo 6, Kuuba 5, Baldinotti. Coach: Mecacci.

Arbitri: Gagliardi, Attard e Cassina.

Note: Tiri liberi: Gesteco 10/17, Cento 12/18. Tre punti: Gesteco 12/35, Cento 12/20. Rimbalzi: Gesteco 36 (Pepper 7), Cento 34 (Berti 9). Assist: Gesteco 10 (Dell’Agnello, Miani e Pepper 2), Cento 14 (Moreno 4).

Antisportivo: Archie. Fallo tecnico: Rota. Cinque falli: Spettatori: 2500. Osservato un minuto di silenzio in memoria di Enzo Cainero.

CIVIDALE. Cento ha detto stop. Alla striscia di quattro successi consecutivi della Gesteco che può rimproverarsi davvero poco al cospetto di un’avversaria meritatamente in cima alla classifica. Pulizia di gioco e schemi, percentuali notevoli, controllo pressochè totale delle operazioni: la banda Mecacci ha immediatamente indirizzato il match, controllandone il respiro. Cividale, già priva di Clarke (la sua assenza sta diventando un mistero) ha munto poco anche da Pepper mentre pure i lunghi hanno sbagliato serata. Crediamo che, in ogni caso, poco ci sarebbe stato da fare: e non può essere sempre tempo di miracoli.

Ci sono ancora code, all’esterno del PalaGesteco, quando viene alzata la palla a due: magra consolazione, ma questa è già una vittoria. Cento disegna un primo tempo praticamente perfetto: gli ospiti mandano a segno sei giocatori, salendo addirittura sul 25 - 11 con la difesa di casa che, contrariamente al solito, non fa il proprio dovere.

La mattanza sembra proseguire: se Marks firma addirittura il doppiaggio (31 - 15) dopo 3’ del secondo quarto Berti, dalla lunetta, stampa il più venti: 35 - 15.

Sul punto di crollare, la Gesteco prova a reagire: Battistini indica la strada, Rota imbuca la sua prima tripla e le Aquile tornano a meno 15. Pillastrini mette anche la zona, ma non c’è verso: l’ex Apu Mussini è ispirato e chirurgico e alla pausa lunga il tabellone segna più 19 Cento. Mentre Cividale chiude con una tristissimo 9/30 da campo.

Due triple in apertura di ripresa e un po’ di bagarre sembrano rianimare i ducali (33 - 48), ma gli emiliani, solidissimi, ribattono colpo su colpo. Rota invita i compagni a crederci: all’ultima pausa, però, la banda Mecacci può ancora gestire un portafoglio di 17 lunghezze. Cividale regge sino al 52 - 66: due triple fallite e, dall’altra parte, 5 punti di Archie - sino a quel momento non cosi incisivo - sono infine il segnale della resa. Ma non c’è nulla di cui vergognarsi. (r.z.)

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