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Edizione provinciale di Udine


FLAMBRO - Tosone: un'emozione indelebile

Il tecnico commenta la promozione in Prima categoria: “Quando si vince si provano soddisfazioni che rimangono nella memoria”. Poi la dedica a Matteo Blason, ex giocatore scomparso a 36 anni per una malattia: “Aveva il cuore viola, era uno di famiglia”. Sul futuro il mister non ha dubbi: “Resto, qui mi trovo benissimo”

“Sono emozioni che restano indelebili. Quando si vince si provano soddisfazioni che rimangono nella memoria”. Queste le sensazioni che mister Flavio Tosone sente il giorno dopo la promozione in Prima categoria del suo Flambro, raggiunta al termine di 120 minuti combattuti contro un ostico Bertiolo. Il match è terminato 1-1, ma ha premiato i viola in virtù del miglior piazzamento in classifica. “È la prima volta che ottengo una promozione da allenatore – racconta il tecnico – Da giocatore mi era capitato di vincere il campionato o di passare ai play-off, ma ogni volta è un’emozione diversa. Da giocatore c’è più serenità nei confronti di quello che accade, da allenatore le pressioni sono maggiori, si cerca sempre il modo di migliorare la squadra. Il calciatore pensa principalmente a se stesso, il mister pensa al gruppo”.

Un risultato che assume un’importanza e una carica emotiva ancora maggiori perché la formazione di Tosone è scesa in campo, nello scontro decisivo, con il pensiero rivolto a Matteo Blason, ex giocatore viola scomparso a 36 anni per un male incurabile: “È stato importante raggiungere questo obiettivo per lui. È mancato sabato, proprio prima della partita. Ha giocato a Flambro per molti anni. Aveva il cuore viola, era uno di famiglia”.

Quella di domenica è stata dunque una partita doppiamente sentita a Flambro, non solo per la posta in palio: “È stato comunque un match giocato con una buona intensità, si sentiva la tensione della partita da parte di entrambe le squadre. Il Bertiolo ha fatto qualcosa di meglio rispetto a noi, loro dovevano per forza vincere. I miei sono stati bravi a rimanere compatti e a mantenere le misure. Non abbiamo giocato bene a calcio, ma l’importante domenica era centrare l’obiettivo. Siamo andati in vantaggio verso la metà del secondo tempo, sembrava fatta fino a un minuto dalla fine del recupero quando abbiamo preso gol. Il Bertiolo ha fatto una gran bella figura ieri”.

Per buona parte del campionato il Flambro era primo in classifica, poi è mancato qualcosa: “Al vertice è stato un campionato equilibrato, a noi è mancata la continuità. Alla fine ha vinto l’Union 91 e secondo me è giusto così perché avevano delle qualità in più, un livello più alto rispetto a noi e al Bertiolo. Abbiamo buttato via alcuni punti di troppo con squadre più abbordabili: ad esempio, abbiamo perso contro la Varmese che in quel momento era penultima, abbiamo completamente sbagliato la partita. Tirando le somme, qualche volta abbiamo vinto alcune partite che non meritavamo, altre volte abbiamo perso ingiustamente dei punti, quindi la media è giusta”.

Quella del prossimo anno sarà una Prima categoria particolarmente difficile per via delle sei retrocessioni, in particolare per una neopromossa: “Purtroppo è l’anno sbagliato per salire di categoria”, dice mister Tosone lasciandosi scappare una risata ironica. “Già in partenza – prosegue – sappiamo che sarà un campionato complicato da neopromossi. Di base è difficile, con le sei retrocessioni lo è ancora di più. In ogni caso, ora pensiamo a goderci questo momento, dalla prossima settimana iniziamo a programmare la prossima stagione, ovviamente senza fare drammi se le cose non andranno come vorremmo”.

Sul proprio futuro Flavio Tosone non ha dubbi: “Resto a Flambro, qui sto benissimo, ho trovato delle persone speciali. Non metto assolutamente in discussione la mia permanenza. Mi sono trovato bene, sono contento. Ho trovato un ambiente famigliare, dove la gente sa stare bene insieme e si vuole bene. E poi abbiamo conseguito un risultato importante”.

Quest’anno Tosone ha potuto avvalersi di un punto fermo nella sua rosa, il sempreverde Coppino, che nonostante l’età è stato fondamentale per il Flambro, tanto da siglare la rete del momentaneo vantaggio anche nella finale play-off: “Prossimamente parleremo con lui. Chiaramente, sarà lui a decidere cosa fare, se continuare o meno. Per noi è stato importante quest’anno, ha portato una ventata di esperienza e soprattutto di umiltà. È entrato in spogliatoio in punta di piedi ed è stato eccezionale. Mi auguro che i giovani del gruppo abbiano visto questa cosa e capito che con il sacrificio, la voglia e la fame si può continuare a essere competitivi fino a una certa età. Giocatori del genere in campo destabilizzano le difese avversarie. Coppino ha il suo carisma e tiene sempre impegnati un paio di giocatori su di lui”.

Infine, con il salto di categoria, la squadra andrà sicuramente ritoccata: “Partiamo dal presupposto che si può sempre migliorare. Dobbiamo capire intanto chi desidera rimanere e chi vuole cambiare aria, in base a quello vedremo come muoverci sul mercato. Quello che per me è importante è l’entusiasmo, la voglia di mettersi in gioco e stare bene insieme. Quando c’è un gruppo sano e solido è più semplice raggiungere gli obiettivi. Poi chiaro, servono anche giocatori che possono fare bene, magari anche qualche giovane che riesce a emergere. Bisogna avere fortuna a incastrare un po’ tutte queste cose”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 31/05/2023
 

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