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Edizione provinciale di Pordenone


PRIMA - Zusso: la Virtus Roveredo una scelta di cuore

Il centrocampista, in arrivo dal Calcio Aviano, disputerà quella che sarà la sua ultima stagione: “Darò sempre il mille per mille, la società sa che sarò un po’ vincolato con la famiglia, ma mi ha comunque dato questa possibilità. Abito a Roveredo da quasi dieci anni, lo sento mio”

Tra i nomi più in vista dello sfavillante mercato della Virtus Roveredo c’è anche quello di Matteo Zusso. In arrivo dal Calcio Aviano, con cui ha conquistato la Promozione nella stagione appena conclusa, Zusso giocherà nella squadra del paese in cui vive da quasi dieci anni quella che, con ogni probabilità, sarà la sua ultima stagione. “Non ho più vent’anni. Questo doveva essere già il mio ultimo anno, ma la mia passione è troppo grande. A luglio mi sposerò e la mia futura moglie mia ha concesso un ultimo anno, ma solo nel nostro paese del cuore, Roveredo, dove è nato nostro figlio”, spiega il centrocampista, che dunque porterà la sua grande esperienza alla corte di mister Filippo Pessot: “Vado a Roveredo senza pretese, cerco di mettermi a disposizione e aiutare in tutto per tutto. Se poi devo restare fuori, resterò fuori. Ho sposato un progetto col cuore. Abito a Roveredo da quasi dieci anni, lo sento mio. Darò sempre il mille per mille, la società sa che sarò un po’ vincolato con la famiglia, ma mi ha comunque dato questa possibilità”.

Con un trascorso di tutto rispetto tra Sacilese, Azzanese, Chions, Cordenons, Fontanafredda, Maniago e Aviano, Zusso non ha mai perso il vizio del gol grazie ai suoi inserimenti: “Ho fatto molti anni di categoria, ho avuto la fortuna di conoscere giocatori che mi hanno dato una mano. Ad Aviano sono arrivato a dicembre, la squadra era già ben strutturata, quindi la promozione è più loro che mia, erano lì da inizio anno. In ogni caso il mio contributo l’ho dato e ho conosciuto gente fantastica”.

In panchina Zusso troverà una sua vecchia conoscenza...: “Pippo Pessot giocava con me ad Azzano, quest’anno ha fatto un miracolo a Roveredo. Il presidente Cusin non l’ho mai sentito, ci ho parlato solo una volta perché lui sta seguendo molto i giovani da fare crescere. È innamorato di Roveredo e si sta concentrando sul far rinascere una società sana, non si occupa molto dei giocatori. Sta facendo un ottimo lavoro anche il ds Mirko Buonocore. Sta mettendo la sua massima professionalità, ha portato a casa giocatori di livello. Se devo stare in panchina a vedere le partite, lo faccio volentieri”, conclude ridendo Zusso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 15/06/2023
 

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