PRIMAVERA 3 - La Triestina soffre ma avanza alle semifinali
La Pergolettese ha dato del filo da torcere ai giovani alabardati che sono riusciti comunque a passare il turno. Mister Marino: «Ragazzi emozionati ma la sconfitta è salutare»
TRIESTINA - PERGOLETTESE 2-3
Gol: 9' Baricchio, 32' Dalcerri, 39' Sartori; 22’st Sartori (rig.), 31'st Akpa Akpro (rig.).
TRIESTINA (3-4-1-2): Vadjunec; Angelini (17'st Kosijer), Jurczak, Nkodia (1'st Essengue); Beyuku, Mutavcic, Baricchio, Dragomir (1'st Charifou Dine); Ogliari (36'st Han), Panagiotakopoulos (20'st De Luca), Akpa Akpro. A disposizione: Safrani-Gomis, Cebulj, De Simone, Pian, Vascotto, Fajt, Gamboa, Oppenheim. All.: Giuseppe “Geppino” Marino
PERGOLETTESE (3-4-1-2): Doldi; Barcilesi, Schiavini, Pascar (38'st Ferrari); West (38'st Savi), Tacchinardi (42'st Brugora), Raimondi, Lecchi; Bozzuto (49'st Valorsi), Sartori, Dalcerri (42'st Villa). A disposizione: Cattaneo, Cardillo, Ogliari, Roversi.All.: Matteo Serafini
ARBITRO: Alberto Poli sez. Verona. Assistenti: Daniele Sbardella sez. Belluno, Thomas Storgato sez. Castelfranco Veneto.
NOTE - Ammoniti: Dragomir, Panagiotakopoulos, Mutavcic, Jurczak, Ogliari, Pascar. Recuperi: 1' e 4' 30" .
La Triestina ha portato in porto la qualificazione alle semifinali del girone centro-settentrionale del campionato di Primavera 3. Per la Pergolettese sembrava una montagna da scalare questa gara di ritorno, dopo aver perso in casa per 5-1. Però a un certo punto, sfruttando le concessioni difensive di una padrona di casa propensa a giocarsela a viso aperto ma distratta qua e là in difesa, la squadra cremasca si è ritrovata avanti per 3-1, così da crederci e con le chances per accorciare ulteriormente. Poi il penalty di Akpa Akpro, bomber principe dei suoi (come lo è Sartori per i lombardi), ha ri-messo al sicuro i giuliani.
Il tecnico di questi ultimi, Giuseppe Geppino Marino, commenta: «Avevamo paura che i ragazzi sentissero troppo la partita e l’emozione; purtroppo è stato così nonostante la buona partenza, con quel vantaggio iniziale che forse ci ha fatto rilassare e credere di aver già fatto tutto il nostro compito. Non c’è stato nulla a livello tattico e fisico, i ragazzi sono stati semplicemente presi dall’emotività e non ci siamo goduti in campo la splendida giornata, che ci è stata regalata dalla società. L’importante comunque era passare il turno e questa sconfitta penso sia salutare, perché così torniamo un po’ con i piedi per terra e capiamo realmente cosa dobbiamo fare per vincere le partite. Quella di stavolta non era la squadra che volevo far conoscere alla gente. Sono giovani e hanno un po’ pagato l’emozione, ci sta. La cosa bella del calcio è che già la settimana successiva hai la possibilità di rifarti, quindi dovremo farlo sia sotto l’aspetto del gioco che del risultato».
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