Millesettecento abitanti circa, alle porte di Cividale: è Moimacco, un microcosmo del calcio dilettanti. Realtà che ha però dato i natali a Vittorio Caporale e Pierino Fanna, scudettati con Torino e Verona. “E ci tengo a precisare – esordisce il presidente Sandro Fantini, in carica da tre anni – che pure Simone Scuffet effettuò le prime parate da noi”. Ma il football rutilante dei robusti ingaggi e delle passerelle mediatiche abita lontano da qui. “Siamo un piccolo club – continua Fantini – che io, però, cerco di trattare come un’azienda. Nella vita gestisco un’attività in prima persona e non faccio voli pindarici: il bilancio deve sempre essere a posto e gli eventuali utili reinvestiti. Soprattutto nel settore giovanile, dove contiamo una sessantina di tesserati.”

A tal proposito, si sussurra di una sinergia.
“Certo. Abbiamo raggiunto un accordo con il Bearzi che quindi, come si vociferava, non chiuderà: ospiteremo sui nostri campi i loro Giovanissimi regionali e gli Esordienti. Noi, invece, manterremo Primi calci, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi provinciali e Allievi. L’obiettivo è quello di ben figurare, garantendo sempre più linfa alla prima squadra”.

Infatti: Moimacco mai oltre la Seconda Categoria e, al momento, “vivacchiante” senza gloria (dodicesimo posto nell’ultima stagione ndr), in Terza.
“Intanto vorrei far presente alla FIGC che quasi 2mila euro di iscrizione al campionato mi sembrano eccessivi. Certo, noi gradiremmo risalire ma, ripeto, non cerco avventure. Al nostro mister Massimo Monzelli piacerebbe, naturalmente, una rosa forte: gli daremo quello che rientra nelle nostre possibilità. Al momento, ad esempio, stiamo trattando alcuni fuoriquota con OL3 e Torreanese.”

Ci sarebbe anche bisogno di strutturare il “distretto” dirigenziale.
“Ringrazio tutti i preziosissimi collaboratori. Però, ho qualcosa che mi rode dentro. Mi rivolgo, nello specifico, ai dirigenti ed ai giocatori di Moimacco operanti in altre realtà, magari limitrofe: perché non si impegnano fattivamente per il loro paese? In quest’ottica l’esempio da seguire è l’Azzurra di Premariacco. Operativa, in campo e fuori, con gente del luogo.”

Società amica, pare.
“Un grande club. Con il presidente Toppano siamo in ottimi rapporti: ci hanno pure prestato, a titolo praticamente gratuito, il pullmino. Ecco, mi piacerebbe tanto raggiungere il loro livello…”