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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Stavolta il recupero sorride all'Udinese

Con il Napoli è 1-1. La squadra di Cannavaro rimonta al 92' il gol di Osimhen



UDINESE-NAPOLI 1-1 (0-0)
Gol: 51’ Osimhen (N), 90+2’ Success (U)

UDINESE (3-4-2-1): Okoye; Ferreira, Bijol, Kristensen; Ehizibue (69’ Festy), Zarraga, Walace, Kamara (87’ Zemura); Samardzic, Brenner (53’ Success); Lucca (53’ Davis). A disposizione: Mosca, Padelli, Abankwah, Tikvic, Kabasele, Pereyra, Pejicic. All.: Cannavaro.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste (73’ Traoré); Politano, Osimhen (87’ Simeone), Lindstrom (82’ Ngonge). A disposizione: Contini, Idasiak, Natan, Juan Jesus, Mario Rui, Mazzocchi, D’Avino. All.: Calzona.

ARBITRO: Aureliano. Assistenti: Bresmes-Dei Giudici

NOTE - Recupero: 2’ e 6’

A tre giornate dalla fine del campionato, l'Udinese torna terzultima da sola e tiene accese le speranze di salvezza. A voler vedere positivo, bisogna sottolineare questi aspetti del pareggio per 1-1 che di fatto serve a poco sia per l'Udinese che per il Napoli, ma che consente a entrambe di sperare ancora per i rispettivi obiettivi. Squadre 'rivisitate' quelle schierate a inizio gara: il Napoli con Lindstrom al posto di Kvaratskhelia, Udinese che 'perde' anche Pereyra per un fastidio al polpaccio e che, a sorpresa, affida la maglia da titolare alle spalle di Lucca a Brenner, l'attaccante che fino a ieri in 5 spezzoni di partita si era visto in campo solo per 39 minuti.

Brutto primo tempo, con tanti errori da ambo le parti e poche occasioni da rete. Nella ripresa Napoli subito in vantaggio con Osimhen (sì ancora lui) e che trova il raddoppio ancora il suo numero 9: la seconda rete viene annullata per un fuorigioco millimetrico. L'Udinese prende coraggio e inizia a fare sul serio. Ci provano un po' tutti, anche Zarraga, ma non c'è verso. Quando tutto sembra perduto e la Curva chiede alla squadra di tirare fuori gli attributi, nel secondo dei sei minuti di recupero, arriva la rete di Success su sponda di Kristensen. Lo stadio 'Friuli' scoppia di gioia. Per un pareggio. Che però tiene vive le speranze di salvezza dell'Udinese. E risuonano ancora nelle orecchie le parole profetiche di mister Sottil all'alba di questa stagione: "L'Udinese dovrà lottare fino all'ultimo minuto dell'ultima partita", aveva predetto il mister silurato il 23 ottobre. Sembra che ci avesse visto giusto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO GARA - Fabio Cannavaro (mister dell’Udinese): “Al di là dell’aspetto tattico, mi è piaciuto l’atteggiamento. Il Napoli è venuto qui a farsi la partita e per vincere e questo pareggio ha un sapore diverso. Contro una grandissima squadra che è dietro solo all’Inter. Ci deve servire per le prossime gare, sappiamo che è dura ma non impossibile. Si sa quanto è forte il Napoli, quanto è difficile giocarci contro. Per occupazione degli spazi e non solo. Mi sono piaciuti i ragazzi perché abbiamo attaccato, abbiamo finalizzato le occasioni che ci siamo creati. Nel secondo tempo avevo avvisato che i primi 15 minuti sarebbero stati importanti, che bisognava spingere la squadra dietro. Poi Osimhen fa gol, ma sai che sono grandi campioni e bisogna essere concentratissimi. Siamo consapevoli che la situazione non è facile, stiamo cercando di togliere un po’ di paura. Fino alla Roma si perdevano queste partite, stiamo cercando di recuperare. La squadra è viva, si è visto a Bologna. Il pareggio è importante, ci dà la consapevolezza di dover continuare come stiamo facendo. Abbiamo incontrato tre squadre forti ma abbiamo sempre avuto occasioni, questa è una cosa che mi fa ben sperare. Siamo propositivi, riempiamo l’area e arriviamo spesso al tiro. Ci permette di avere meno paura e più coraggio. Brenner e Davis? In passato sono mancate tante opportunità di scegliere tra i giocatori da schierare, io invece ne ho e devo saperle gestire. Brenner non ha 90’ nelle gambe e sta a me dosarlo, Lucca è giovane e non dimentichiamoci che ha portato la croce dell’attacco sulle sue spalle per gran parte della stagione. Dobbiamo essere consapevoli che le tre partite che ci aspettano, saranno tre finali da giocare al massimo, convinti che ce la possiamo fare. Anche le nostre avversarie stanno lottando per la salvezza, troveremo ambienti caldi ma ce la vogliamo giocare. Per Lecce torneranno dalle squalifiche Perez e Payero, valuteremo Pereyra tenuto a riposo per sicurezza per un problemino e sto aspettando regali dallo staff medico”,

Francesco Calzona (allenatore del Napoli): “Quando le partite si sporcano purtroppo fatichiamo. E’ già la terza volta nella mia gestione, che non riusciamo a controllare al meglio il vantaggio. Non siamo fatti per la guerra in area. A volte ti capita che gli avversari mettono le palle dentro e chiaro che non siamo preparatissimi. Non mi aspettavo di vedere l’Udinese in questa posizione, ma ha ancora la possibilità di uscire da questa posizione. E’ un’annata con tantissimi problemi e giocare ogni tre giorni non ci ha aiutato. Rincorrere il risultato a tutti costi non ci ha aiutato e può capitare che ti viene il braccino corto. E’ stata un’annata difficile, è normale che in una piazza come Napoli si parli di direttori e allenatori, ma può starci che così la tua testa non sia libera. Quando sono arrivato la squadra l’ho trovata mentalmente in una situazione disastrosa. Non è una scusa, ma ci voleva più tempo. Ormai è andata così e cerchiamo in queste tre partite di finire in bellezza. Quando hai un ritiro a disposizione, la situazione poteva essere diversa. Quando sono arrivato io era una situazione difficile e non è facile incidere. Di sicuro non so la qualità di lavoro, ma abbiamo dato il massimo io e il mio staff e lo faremo fino all’ultimo giorno. Da martedì torneremo sùbito ad allenarci e a prepararci per la partita col Bologna”.

Massimo Laudani

 

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  Scritto da La Redazione il 06/05/2024
 

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