Tempo di calcetto-mercato, questo. Ma non solo: anche di idee, progetti, ricerca delle persone giuste da mettere al posto giusto. Insomma, c'è chi pensa a vincere e chi a costruire. Oppure le due cose insieme. Il mondo è bello perché vario...
A Grado, dove abita un Tergesteo di cui andare fieri, si pensa soprattutto a costruire, stando ben attenti a non compiere il classico passo più lungo della gamba. Il presidente dei gialloblù, Gianluca Zaniboni, tiene il timone con pacatezza, buon senso e pazienza. La prima squadra, il calcetto-mercato? In quest'ambito non si registrano grandi novità: "Il gruppo di ragazzi è confermato, semmai dobbiamo ancora dare un nome al successore del tecnico Bevilacqua; i contatti sono diversi, non abbiamo assilli particolari" spiega il patron.
Il Tergesteo, dunque, è semmai deciso a costruire a livello giovanile e a stringere i legami con la comunità. Dopo la felice esperienza vissuta con i Piccoli Amici (16 vivacissimi pedatores), si lavora per poter allestire anche un gruppo di Pulcini. Mattone dopo mattone, stagione dopo stagione, i mamuli investono nella direzione più utile e giusta il loro impegno e le loro risorse. Del resto, il club gradese punta più che alle vittorie, a esprimere e forgiare dei ragazzi di prospettiva. E' il caso di Riccardo Gaddi, che potrebbe restare ancora all'Adriatica, oppure di Gioele Agosto, destinato con la forma del prestito a trasferirsi alla Bassa Manzano, in procinto di affrontare la B con la prima squadra e l'under 21. Sono queste le vittorie più belle per Zaniboni e per gli altri gialloblù, ossia regalare ai propri giovani l'occasione di mettersi alla prova in contesti sfidanti e formativi. 
La morale allora qual è? Che il Tergesteo ha imboccato la strada giusta, seppur non semplice da percorrere: una strada utile non solo ai gradesi, ma anche all'intero movimento regionale del calcio a 5. 

Alessandro Maganza

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