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Edizione provinciale di Udine


BASKET A2 - Lardo: "Coraggio e difesa le armi della vittoria"

Il coach della Gsa (con i calzini portafortuna…) dopo il grande successo su Treviso: “Abbiamo mosso bene la palla. Grazie al nostro staff medico” Passato lo spavento, l’ex Pillastrini riconosce: “Udine ha meritato, noi è la prima volta che “buchiamo” partita”

 

E’ una vittoria di platino, per la Gsa. Ma Lino Lardo, prima di entrare nei dettagli, ha un pensiero immediato per il collega.
“Intanto voglio esprimere la mia solidarietà a Pillastrini, a me era successa una cosa simile quando allenavo a Trapani. Sono contento che stia bene – attacca il coach udinese - voglio inoltre fare i complimenti e i ringraziamenti allo staff medico, che ha rimesso in piedi più di qualcuno. In ogni caso, voglio ricordare che gli incidenti che abbiamo patito sono tutti riconducibili a traumi da gioco”

La chiave del successo?
“Coraggio e voglia di muovere la palla, senza essere lenti e rinunciatari come in passato. Poi le nostre difese, a zona o a uomo, con cambi frequenti, li hanno costretti a diversi errori.”

Bella vittoria e classifica meno triste.
“Siamo nel mezzo di un trittico difficilissimo. L’abbiamo cominciato bene ma, prima di Ravenna, giovedi saremo a Bologna, sul campo della Fortitudo. E credo sarebbe stato meglio affrontarli con qualche giorno di allenamento in più. Sarà una sfida durissima, soprattutto sul piano fisico.”

L’ultima è una concessione…al colore.
“Ho indossato un paio di calzini spaiati - rivela Lardo, esibendoli ai cronisti (vedi foto qui sotto) - li ho ricevuti a Natale. Adesso li considero dei portafortuna…”

Stefano Pillastrini, passato lo spavento, analizza cosi la disfatta.
“Avevo ammonito sui rischi di questa gara – ricorda l’ex tecnico della Snaidero 2002/2003 – loro venivano da una sconfitta ed erano in un periodo non felice; noi, invece, da 15 giorni di inattività. Cosi abbiamo pagato, soprattutto sul piano agonistico, questa lunga pausa. Ma non sono scuse, la vittoria di Udine è meritata”

Siete stati in partita soltanto qualche minuto.
“Ci sono mancate precisione e intensità. Però è la prima gara che “buchiamo” dall’inizio dell’anno. Ora torneremo a giocare in casa anche se la prima sfida, con Piacenza, è pericolosissima.”

Moretti sottotono.
“Un po’ me l’aspettavo. Ha giocato sei gare in sette giorni con la Nazionale. Ha contribuito alla vittoria di un bronzo europeo, ma poi ha pagato lo sforzo”

Un suo ricordo dell’esperienza friulana?
“Facemmo bene: 12 vittorie in 24 gare. Avevamo un’ottima squadra, con i vari Vujacic, Nikagbatse, Allen e Alexander. Si poteva costruire  qualcosa di importante, ma la proprietà scelse altre strade.”

Roberto Zanitti

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  Scritto da La Redazione il 26/12/2016
 

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