Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Il miglior Tamai perde. De Agostini: vietato piangere

Nuova trasferta senza punti per le Furie Rosse, attese da un infernale tris di scontri diretti. Il tecnico: "Dobbiamo essere più forti di tutto, se non ci credessi avrei già lasciato"

Che razza di stagione per il Tamai. Una così ogni dieci anni e sarebbe già troppo. Infermeria piena, arbitraggi stonati, errori inusuali, negatività a mitraglia. Ma le Furie Rosse sono lì a giocarsi il loro scudetto, che quest'anno si chiama salvezza. Salvarsi direttamente sarebbe come vincere il campionato, altro che Mestre e Triestina. Assodato ciò, si conferma l'allergia da trasferta dei tamaioti, che fuori casa continuano a buscarle: in questo 2017 lontani dal salotto amico non hanno ancora fatto un punto e vantano la miseria di quattro pareggi in dodici spedizioni esterne come bottino racimolato nell'intero campionato giunto a due terzi del percorso.
Stefano De Agostini si regala, in proposito, la battuta, seppur pronunciata a denti stretti: "Basta, finiamola di andare in trasferta, tanto è inutile... così risparmiamo sulla benzina e sulle altre spese". 
Poi però il timoniere difende la sua creatura e, soprattutto, la prestazione che ieri non è servita a far punti sul terreno dell'Arzignano Chiampo: "Strana, stranissima partita, per un'ora si è visto il miglior Tamai dell'anno, li abbiamo messi lì, collezionando punizioni, corner, mischie. Col risultato di subire due rigori, il primo nato su un nostro disimpegno azzardato, mentre ce ne era uno nettissimo per noi, di penalty, su Paladin, ma l'arbitro evidentemente non se n'è accorto. Insomma, abbiamo dominato due terzi di gara e ci siamo risvegliati sotto 2-0. Così vanno le cose quest'anno".
Ma De Agostini non ci sta ad arrendersi: "Se non ci credessi, mi sarei già fatto da parte. E, invece, la convinzione c'è, e anche la certezza sull'atteggiamento che dobbiamo avere: é inutile piangersi addosso, prendersela con gli infortuni e gli arbitri, bisogna essere più forti di tutto e combattere alla morte in ogni partita. Ora ci attende un tris di scontri diretti fondamentali con Altovicentino, Vigontina e Calvi Noale: dobbiamo mettercela tutta anche se, già domenica, saranno fuori per squalifica Faloppa e Cramaro".  
Sempre più difficile, sempre più in salita: roba per un Tamai di guerrieri, di un Tamai che non molla mai. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Print Friendly and PDF
  Scritto da La Redazione il 06/02/2017
 

Altri articoli dalla provincia...



















Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,14809 secondi